mercoledì 30 giugno 2010

Giancarlo Rossi, Alterclan - Rebibbia Nuovo complesso


"Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52"

PARTE VI
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

Art. 197
Personale della CONSOB

1. Al fine di assicurare il pieno e tempestivo esercizio delle funzioni di controllo previste dall'articolo 62 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, la CONSOB provvede direttamente a tutte le procedure necessarie per l'immediata copertura dei posti di organico secondo i criteri concorsuali ivi previsti, nei limiti delle autonome risorse finanziarie e senza oneri per la finanza pubblica.

Art. 198
Girata di titoli azionari

1. Il potere di autenticare le girate dei titoli azionari previsto dall'articolo 12 del regio decreto-legge 29 marzo 1942, n. 239, può essere esercitato anche da SIM.

Art. 199
Società fiduciarie

1. Fino alla riforma organica della disciplina delle società fiduciarie e di revisione, conservano vigore le disposizioni previste dalla legge 23 novembre 1939, n. 1966, e dall'articolo 60, comma 4, del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415.

Art. 200
Intermediari già autorizzati

1. Le imprese di investimento che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono iscritte nell'albo previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415 sono iscritte di diritto nell'albo previsto dall'articolo 20.

2. Le società di gestione che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono iscritte nell'albo previsto dall'articolo 7, comma 1, della legge 23 marzo 1983, n. 77, nell'albo previsto dall'articolo 3, comma 1 della legge 14 agosto 1993, n. 344, e nell'albo previsto dall'articolo 3, comma 1, della legge 25 gennaio 1994, n. 86, vengono iscritte di diritto nell'albo previsto dall'articolo 35 e si intendono autorizzate ai sensi dell'articolo 34.

3. Le SICAV che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono iscritte nell'albo previsto dall'articolo 9, comma 1 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 84, vengono iscritte di diritto nell'albo previsto dall'articolo 44.

4. Le banche che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono autorizzate a prestare servizi di investimento restano autorizzate a prestare i servizi medesimi.

Art. 201
Agenti di cambio

1. Sono sciolti, a cura del Consiglio Nazionale degli Ordini degli agenti di cambio, gli Ordini professionali previsti dall'articolo 3 della legge 29 maggio 1967, n. 402, a eccezione degli Ordini professionali di Milano e di Roma.

2. Gli agenti di cambio sono iscritti all'Albo professionale tenuto da uno degli Ordini indicati nel comma 1, al quale affluiscono i pagamenti della tassa annuale fissata dall'Ordine medesimo, avuto riguardo all'iscrizione al ruolo speciale o al ruolo nazionale previsti dai commi 5 e 6. L'Ordine è tenuto a conservare i libri degli agenti di cambio defunti o cancellati dal ruolo unico nazionale.

3. Restano ferme le altre disposizioni previste dalla legge 29 maggio 1967, n. 402. Non possono essere banditi concorsi per la nomina di agenti di cambio. Gli agenti di cambio cessano di appartenere ai ruoli previsti dai commi 5 e 6 al compimento del settantesimo anno di età. Gli agenti di cambio nominati prima dell'entrata in vigore della legge 23 maggio 1956, n. 515, sono collocati nella posizione di fuori ruolo al compimento del settantesimo anno di età conservando i diritti e gli obblighi inerenti alla carica.

4. Le disponibilità del Fondo comune degli agenti di cambio e delle cauzioni esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto sono restituite agli aventi diritto.

5. Gli agenti di cambio in carica che siano soci, amministratori, dirigenti, dipendenti o collaboratori di SIM, di banche o di società di gestione del risparmio sono iscritti in un ruolo speciale tenuto dal Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Essi non possono prestare sevizi di investimento e possono essere dirigenti, dipendenti o collaboratori soltanto di uno dei predetti intermediari. Essi restano individualmente assoggettati alle incompatibilità previste dal comma 11.

6. Gli agenti di cambio in carica che non siano iscritti nel ruolo speciale previsto dal comma 5 sono iscritti nel ruolo unico nazionale tenuto dal Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica.

7. Gli agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale possono svolgere i servizi di investimento indicati nell'articolo 1, comma 5, lettera b), c), limitatamente al collocamento senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo e senza assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente, d) ed e). Essi possono svolgere altresi' l'offerta fuori sede dei propri servizi di investimento e i servizi accessori indicati nell'articolo 1, comma 6, lettera c), limitatamente alla conclusione di contratti di riporto e altre operazioni in uso sui mercati, f) e g), nonchè attività connesse e strumentali, ferme restando le riserve di attività previste dalla legge.

8. Gli agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale devono tenere le scritture contabili previste dagli articoli 2214 e seguenti del codice civile; la CONSOB, con proprio regolamento, stabilisce le modalità del controllo contabile da parte di società di revisione iscritte nell'albo speciale previsto dall'articolo 161.

9. Il mancato esercizio del servizio di negoziazione per conto terzi per un periodo di tempo superiore a sei mesi comporta la decadenza dalla carica; il Ministero del tesoro, del bilancio e dalla programmazione economica, in presenza di comprovati motivi di salute, può prorogare, sentita la CONSOB, detto termine fino a un periodo massimo di 18 mesi.

10. Per l'esercizio dei servizi di investimento gli agenti di cambio aderiscono ai sistemi di indennizzo previsti dall'articolo 59. Il coordinamento dell'operatività dei sistemi di indennizzo con la procedura di fallimento dell'agente di cambio è disciplinato dal regolamento previsto dall'articolo 59, comma 3.

11. La posizione di agente di cambio iscritto nel ruolo unico nazionale è incompatibile con l'esercizio di qualsiasi attività commerciale, con la partecipazione in qualità di soci illimitatamente responsabili in società di qualsiasi natura, con la qualità di amministratore o dirigente di società che esercitano attività commerciale e, in particolare, con la qualità di socio, amministratore, dirigente, dipendente o collaboratore di banche, SIM, società di gestione del risparmio e di ogni altro intermediario finanziario.

12. Agli agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale si applicano gli articoli 6, comma 1, lettera a) limitatamente all'organizzazione amministrativa e contabile e ai controlli interni, e lettera b), comma 2, lettere a), b) e c); 8, comma 1; 10, comma 1; 21; 22; 23; 24, 25, 31, 32, 167, 171, 190 e 195.

13. È vietato agli agenti di cambio, compiere anche per interposta persona qualsiasi negoziazione in proprio di strumenti finanziari, salvo i casi di investimento del patrimonio personale; tali investimenti sono immediatamente comunicati alla CONSOB.

14. Il Presidente della CONSOB può disporre in via d'urgenza, ove ricorrano situazioni di pericolo per i clienti o per i mercati, la sospensione dell'agente di cambio iscritto nel ruolo unico nazionale dall'esercizio delle attività svolte e la nomina di un commissario che assume la gestione delle attività stesse quando risultino gravi violazioni delle disposizioni legislative o amministrative. Si applicano i commi 2, 3 e 4 dell'articolo 53.

15. Il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, su proposta della CONSOB, può disporre con decreto la cancellazione dell'agente di cambio dal ruolo unico nazionale qualora le irregolarità o le violazioni delle disposizioni legislative o amministrative siano di eccezionale gravità. Il provvedimento può essere adottato su proposta del commissario previsto dal comma 14 o su richiesta dell'agente di cambio.

16. Nel caso previsto dal comma 15, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica nomina un commissario preposto alla tutela e alla restituzione dei patrimoni di proprietà dei clienti. Il commissario nell'esercizio delle sue funzioni è pubblico ufficiale; egli si affianca agli organi delle procedure concorsuali, ove disposte. Il Ministero può prevedere speciali cautele e limitazioni all'attività del commissario e procedere alla sua revoca o sostituzione. L'indennità spettante al commissario è determinata dal Ministero ed è a carico dell'agente di cambio. I provvedimenti previsti dal presente comma possono essere assunti anche successivamente alla morte dell'agente di cambio, su proposta della CONSOB o del commissario nominato ai sensi del comma 14, ovvero su richiesta dei clienti.

17. La cancellazione dell'agente di cambio dal ruolo unico nazionale consegue di diritto all'accertamento giudiziale dello stato di insolvenza. La CONSOB denuncia al tribunale civile l'insolvenza dichiarata ai sensi dell'articolo 72.

18. Per la violazione dei commi 8, 11 e 13, si applica l'articolo 190.

Art. 202
Disposizioni in tema di liquidazione coattiva di borsa

1. Salvo quanto previsto dall'articolo 72, le disposizioni relative alla liquidazione coattiva dei contratti conclusi dagli agenti di cambio si applicano, in quanto compatibili, alle imprese di investimento e alle banche autorizzate all'esercizio delle attività previste dall'articolo 1, comma 5, lettere a) e b).

2. Le competenze in materia di liquidazione coattiva dei contratti spettano alla CONSOB, la quale può coordinare con regolamento tale procedura con quella prevista dall'articolo 72.

Art. 203
Contratti a termine

1. Fermi restando la decorrenza degli effetti della liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell'articolo 83 del T.U. bancario, e quanto previsto dall'articolo 90, comma 3, del medesimo T.U. bancario, l'articolo 76 della legge fallimentare si applica agli strumenti finanziari derivati, a quelli analoghi individuati ai sensi dell'articolo 18, comma 5, lettera a), alle operazioni a termine su valute nonchè alle operazioni di prestito titoli, di pronti contro termine e di riporto. Ai fini del presente articolo sono ricompresi tutti i contratti conclusi, ancorchè non ancora eseguiti in tutto o in parte, entro la data di dichiarazione del fallimento o di efficacia del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa.

2. Per l'applicazione dell'articolo 76 della legge fallimentare agli strumenti finanziari e alle operazioni indicati nel comma 1, può farsi riferimento anche al costo di sostituzione dei medesimi, calcolato secondo i valori di mercato alla data di dichiarazione di fallimento o di efficacia del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa.

Art. 204
Gestione accentrata

1. Entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, la Banca d'Italia promuove la vendita della partecipazione al capitale della "Monte Titoli S.p.A. Istituto per la custodia e l'amministrazione accentrata di valori mobiliari" dalla stessa detenuta.

2. Fino all'emanazione dei decreti previsti dall'articolo 90, la gestione accentrata dei titoli di Stato presso la Banca d'Italia resta disciplina dalle previgenti disposizioni.

Art. 205
Quotazioni di prezzi

1. Le offerte di acquisto e di vendita di prodotti finanziari effettuate in mercati regolamentati o negli scambi organizzati indicati negli articoli 78 e 79 da soggetti ammessi alle negoziazioni negli stessi non costituiscono sollecitazione all'investimento ne' offerta pubblica di acquisto o di scambio ai sensi della parte IV, titolo II.

Art. 206
Disposizioni applicabili alle società alle società quotate in mercati diversi dalla borsa

1. Le disposizioni dettate dal codice civile per le società con azioni quotate in borsa si applicano a tutte le società con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione Europea.

Art. 207
Patti parasociali

1. I patti parasociali previsti dall'articolo 122 ed esistenti alla data di entrata in vigore del medesimo articolo sono depositati presso il registro delle imprese entro un mese da tale data.

2. I patti parasociali a tempo determinato esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto restano efficaci fino al termine finale pattuito, ma comunque non oltre il 1° luglio 2001.

3. Salvo quanto previsto dal comma 2, l'articolo 123 si applica ai patti anche a tempo indeterminato esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Art. 208
Deleghe di voto, azioni di risparmio, collegio sindacale e revisione contabile

1. Le disposizioni in materia di deleghe di voto si applicano alle assemblee convocate a partire dal sessantesimo giorno successivo all'emanazione dei regolamenti previsti dall'articolo 144.

2. Le disposizioni in materia di azioni di risparmio si applicano anche alle azioni di risparmio già emesse alla data di entrata in vigore del presente decreto.

3. Le società con azioni quotate applicano le disposizioni in materia di nomina del collegio sindacale a partire dal primo rinnovo successivo all'entrata in vigore del presente decreto. Fino all'emanazione del regolamento previsto dall'articolo 148, comma 4, si applica l'articolo 2397, secondo comma, del codice civile.

4. I collegi sindacali nominati prima dell'entrata in vigore del presente decreto ma successivamente alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale restano in carica per un solo esercizio.

5. Le altre disposizioni in materia di collegio sindacale e quelle in materia di società di revisione si applicano a partire dall'esercizio sociale che inizia il 1° luglio 1998 o successivamente a tale data.

Art. 209
Società di revisione

1. Le società di revisione che alla data di entrata in vigore del presente decreto sono iscritte nell'albo previsto dall'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1975, n. 136, sono iscritte di diritto nell'albo previsto dall'articolo 161.

2. Ai fini dell'iscrizione nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di grazia e giustizia il termine previsto dall'articolo 13, comma 1, della legge 13 maggio 1997, n. 132, e' prorogato fino a sessanta giorni successivi alla data di entrata in vigore del presente decreto.

3. Le società con azioni quotate conservano copia della relazione della società di revisione sul bilancio d'esercizio, ai fini degli eventuali accertamenti dell'amministrazione finanziaria sulle corrispondenti dichiarazioni dei redditi. In caso di omissione si applicano le disposizioni dell'articolo 39, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.

Art. 210
Modifiche al codice civile

1. Nell'articolo 2372, quarto comma, del codice civile sono soppresse le parole: "ne' ad aziende ed istituti di credito".

2. L'articolo 2441, settimo comma, del codice civile e' sostituito dal seguente:
"Non si considera escluso ne' limitato il diritto di opzione qualora la deliberazione di aumento di capitale preveda che le azioni di nuova emissione siano sottoscritte da banche, da enti o società finanziarie soggetti al controllo della Commissione nazionale per le società e la borsa ovvero da altri soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività di collocamento di strumenti finanziari, con obbligo di offrirle agli azionisti della società, con operazioni di qualsiasi tipo, in conformità con i primi tre commi del presente articolo. Nel periodo di detenzione delle azioni offerte agli azionisti e comunque fino a quando non sia stato esercitato il diritto di opzione, i medesimi soggetti non possono esercitare il diritto di voto. Le spese dell'operazione sono a carico della società e la deliberazione di aumento di capitale deve indicarne l'ammontare."

3. All'articolo 2630, primo comma, del codice civile e' inserito il seguente numero:
"4) omettono di offrire in borsa nei termini e con le modalità stabilite dal terzo comma dell'articolo 2441 i diritti di opzione non esercitati, se le relative azioni vengano sottoscritte.".

4. All'articolo 2633 del codice civile e' aggiunto il seguente comma:
"Gli amministratori che emettono obbligazioni convertibili senza le indicazioni prescritte nell'ultimo comma dell'articolo 2420-bis sono puniti con l'ammenda da lire 2 milioni a lire 10 milioni.".

5. Nelle disposizioni per l'attuazione del codice civile e disposizioni transitorie, approvate con regio decreto 30 marzo 1942, n. 318, e' inserito, dopo l'articolo 211, il seguente articolo:
"211-bis. Il secondo periodo dell'articolo 2441, settimo comma, del codice non si applica alle azioni detenute, alla data del 7 marzo 1992, dai soggetti indicati nel medesimo comma, con obbligo di offrirle agli azionisti.".

Art. 211
Modifiche al T.U. bancario

1. L'articolo 52 del T.U. bancario e' sostituito dal seguente:
"Articolo 52 - Comunicazioni del collegio sindacale e dei soggetti incaricati del controllo legale dei conti
1. Il collegio sindacale informa senza indugio la Banca d'Italia di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire una irregolarità nella gestione delle banche o una violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria.
2. Le società che esercitano attività di revisione contabile presso le banche comunicano senza indugio alla Banca d'Italia gli atti o i fatti, rilevati nello svolgimento dell'incarico, che possano costituire una grave violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria ovvero che possano pregiudicare la continuità dell'impresa o comportare un giudizio negativo, un giudizio con rilievi o una dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio. Tali società inviano alla Banca d'Italia ogni altro dato o documento richiesto.
3. I commi 1 e 2 si applicano anche ai soggetti che esercitano i compiti ivi previsti presso le società che controllano le banche o che sono da queste controllate ai sensi dell'articolo 23.
4. La Banca d'Italia stabilisce modalità e termini per la trasmissione delle informazioni previste dai commi 1 e 2.".

2. All'articolo 107 del T.U. bancario e' aggiunto il seguente comma:
"6. Gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale, quando siano stati autorizzati all'esercizio di servizi di investimento ovvero abbiano acquisito fondi con obbligo di rimborso per un ammontare superiore al patrimonio, sono assoggettati alle disposizioni previste nel titolo IV, capo I, sezioni I e III; in luogo degli articoli 86, commi 6 e 7, 87, comma 1, si applica l'articolo 57, commi 4 e 5, del testo unico delle disposizioni in materia di mercati finanziari, emanato ai sensi dell'articolo 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52.".

3. All'articolo 111 del T.U. bancario e' aggiunto il seguente comma:
"5. Il presente articolo non si applica nei casi previsti dall'articolo 107, comma 6.".

4. L'articolo 160 del T.U. bancario e' abrogato.

Art. 212
Disposizioni in materia di privatizzazioni

1. Il secondo periodo dell'articolo 3, comma 3, del decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474, e' sostituito dal seguente: "La clausola che prevede un limite di possesso decade comunque allorche' il limite sia superato per effetto di un'offerta pubblica di acquisto promossa ai sensi degli articoli 106 o 107 del testo unico delle disposizioni in materia di mercati finanziari, emanato ai sensi dell'articolo 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52.".

Art. 213
Conversione del fallimento in liquidazione coatta amministrativa

1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto le procedure di fallimento degli intermediari previsti dall'articolo 107 del T.U. bancario, per i quali ricorrano i presupposti indicati nel comma 6 del medesimo articolo e non sia stata dichiarata l'esecutività dello stato passivo, sono convertite in procedure di liquidazione coatta amministrativa.

2. Fermo restando l'accertamento dello stato di insolvenza già dichiarato, il tribunale, anche d'ufficio, dichiara con sentenza in camera di consiglio che la società e' soggetta alla procedura di liquidazione coatta e ordina la trasmissione degli atti al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per l'emanazione del relativo decreto, e alla Banca d'Italia.

3. Gli organi del cessato fallimento e quelli della liquidazione coatta provvedono con urgenza al passaggio delle consegne, dandone notizia con le forme di pubblicità stabilite dalla Banca d'Italia. Restano salvi gli effetti degli atti legalmente compiuti.

Art. 214
Abrogazioni

1. Sono o restano abrogati, salvo quanto previsto dai commi 2 e 3:
a) gli articoli 11, comma 1, da 12 a 17, 22, 25, 26, 28, 31, da 45 a 52, da 58 a 60 della legge 20 marzo 1913, n. 272 e successive modificazioni;
b) gli articoli da 26 a 43, 44, comma 2, 46, comma 2, 47, 49, 51, 54, ultimo periodo, 56, 61, comma 2, 97, da 106 a 108 del regio decreto 4 agosto 1913, n. 1068;
c) gli articoli da 2 a 10 del regio decreto-legge 7 marzo 1925, n. 222, convertito dalla legge 21 marzo 1926, n. 597;
d) il regio decreto-legge 9 aprile 1925, n. 375, convertito dalla legge 21 marzo 1926, n. 597;
e) il regio decreto 9 aprile 1925, n. 376;
f) gli articoli 4, 6 e 7 del regio decreto-legge 14 maggio 1925, n. 601, convertito dalla legge 18 marzo 1926, n. 562;
g) il regio decreto-legge 26 giugno 1925, n. 1047, convertito dalla legge 18 marzo 1926, n. 562;
h) il regio decreto-legge 29 luglio 1925, n. 1261, convertito dalla legge 18 marzo 1926, n. 562;
i) il regio decreto-legge 11 ottobre 1925, n. 1748, convertito dalla legge 18 marzo 1926, n. 562;
j) il regio decreto-legge 19 febbraio 1931, n. 950, convertito dalla legge 31 dicembre 1931, n. 1657;
k) gli articoli da 1 a 11 e da 14 a 18 del regio decreto-legge 30 giugno 1932, n. 815, convertito dalla legge 5 gennaio 1933, n. 118;
l) il regio decreto-legge 20 dicembre 1932, n. 1607, convertito dalla legge 20 aprile 1932, n. 291;
m) la legge 4 dicembre 1939, n. 1913;
n) l'articolo 2369-bis del codice civile, approvato con regio decreto 16 marzo 1942, n. 262;
o) il decreto legislativo luogotenenziale 18 settembre 1944, n. 250;
p) il decreto legislativo luogotenenziale 19 aprile 1946, n. 321;
q) la legge 23 maggio 1956, n. 515;
r) la legge 31 dicembre 1962, n. 1778;
s) gli articoli 1, undicesimo comma, 2, decimo comma, primo e secondo periodo, 3, 4, 4-bis, 4-ter, 5-quinquies, 5-sexies, 9, secondo comma, 13, secondo comma, 14, 15, 16, 17, 18, sesto comma, 18-ter, 18- quinquies, quinto comma, 18-septies, secondo periodo, del decreto- legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni e integrazioni;
t) il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1975, n. 136;
u) il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1975, n. 137;
v) il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1975, n. 138, a eccezione degli articoli 16 e 18;
w) la legge 23 febbraio 1977, n. 49;
x) la legge 23 marzo 1983, n. 77, a eccezione degli articoli 9 e 10- ter;
y) la legge 19 giugno 1986, n. 289;
z) il decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 1987, n. 556;
aa) la legge 2 gennaio 1991, n. 1;
bb) la legge 17 maggio 1991, n. 157, a eccezione dell'articolo 10;
cc) il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 84, a eccezione dell'articolo 14;
dd) il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 86, a eccezione dell'articolo 4;
ee) la legge 18 febbraio 1992, n. 149;
ff) la legge 14 agosto 1993, n. 344, a eccezione dell'articolo 11;
gg) la legge 28 dicembre 1993, n. 561;
hh) la legge 25 gennaio 1994, n. 86, a eccezione degli articoli 14- bis e 15;
ii) l'articolo 5, commi 3, 4 e 5, e l'articolo 8 del decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474;
jj) il decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415, a eccezione degli articoli 60, comma 4, 62, 63, 64 e 65.

2. Sono abrogati, ma continuano a essere applicati fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti emanati ai sensi del presente decreto:
a) gli articoli 5, 5-bis, 5-ter, 5-quater, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni e integrazioni; le relative violazioni sono punite ai sensi degli articoli 173 e 174 o sanzionate ai sensi dell'articolo 193, comma 2;
b) 18, a eccezione del sesto comma, 18-bis, 18-quater, 18-quinquies, a eccezione del quinto comma, 18-sexies e 18-septies, a eccezione del secondo periodo, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni e integrazioni; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 191;
c) l'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1975, n. 136;
d) gli articoli 1, commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 11; 2, commi 2 e 3; 2-bis, commi 3, 4, 5 e 7; 2-ter; 3, commi 3 e 4; 4, commi 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14; 5; 7, commi 3, 5 e 6; 10-bis, della legge 23 marzo 1983, n. 77; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 190;
e) gli articoli 3, comma 2, lettere b), c), d) ed e); 4, comma 2; 9 commi 12, 13, 14; 15 della legge 2 gennaio 1991, n. 1; le relative violazioni sono punite ai sensi dell'articolo 169 o sanzionate ai sensi degli articoli 189 e 190;
f) l'articolo 6 della legge 17 maggio 1991, n. 157; le relative violazioni sono punite ai sensi dell'articolo 174 o sanzionate ai sensi dell'articolo 193;
g) gli articoli 2; 3; 4; 6; 7 della legge 18 febbraio 1992, n. 149; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 191;
h) gli articoli 10; 14; 15; 16, comma 1; 20, commi 1 e 4; 22; 23; 24; 25; 27; 28 della legge 18 febbraio 1992, n. 149; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 192;
i) gli articoli 1; 2, commi 3 e 4; 4, commi 1 e 4; 5, commi 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11; 6, comma 2; 7, commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6; 8; 9, commi 2 e 3, del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 84; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 190;
j) gli articoli 1 e 2, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 86;
k) gli articoli 1, commi 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7; 3, comma 2, ultimo periodo; 4, commi 1, 2, 3, 4, 5; 5, commi 1, 2, 3 e 4; 8, commi 2, 4 e 5; 9; 10 della legge 14 agosto 1993, n. 344; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 190;
l) gli articoli 1, commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6; 3, comma 2, ultimo periodo; 4, commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6; 5, commi 1, 2, 3 e 4; 7; 8; 9; 12, comma 2 e 5; 13; 14 della legge 25 gennaio 1994, n. 86; le relative violazioni sono sanzionate ai sensi dell'articolo 190;
m) gli articoli 2, comma 4; 6, commi 3 e 4; 7; 8; 10, 13; 14; 15; 18, commi 1 e 3; 20, comma 1, lett. e); 21, commi 2 e 3; 22, comma 2; 23, commi 5 e 6; 24; 25; 35, commi 2 e 3; 66, comma 1, lettere b), c) ed e), del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415; le relative violazioni sono punite ai sensi dell'articolo 169 o sanzionate ai sensi degli articoli 189 e 190.

3. Fino all'emanazione dei regolamenti previsti dall'articolo 80, commi 4, 5 e 6, e comunque fino al completamento della vendita prevista dall'articolo 204, comma 1, si applicano gli articoli 1, 10, 11, 12, 13 e 14 della legge 19 giugno 1986, n. 289.

4. E' abrogata ogni altra disposizione incompatibile con il presente decreto. Il rinvio alle disposizioni abrogate fatto da leggi, da regolamenti o da altre norme si intende riferito alle corrispondenti disposizioni del presente decreto e dei provvedimenti ivi previsti.

5. Le disposizioni emanate ai sensi delle norme abrogate o sostituite continuano a essere applicate, in quanto compatibili, fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti emanati ai sensi del presente decreto legislativo nelle corrispondenti materie. In caso di violazione, si applicano, con la procedura prevista dall'articolo 195, gli articoli 190, 191, 192 e 193, in relazione alle materie rispettivamente disciplinate.

Art. 215
Disposizioni di attuazione

1. In sede di prima applicazione i regolamenti e i provvedimenti di carattere generale da emanarsi ai sensi del presente decreto sono adottati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo.

Art. 216
Entrata in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il 1° luglio 1998.

ALLEGATO

SEZIONE A - Servizi
1. Ricezione e trasmissione, per conto degli investitori, di ordini in relazione a uno o piu' strumenti indicati nella sezione B.
2. Esecuzione di tali ordini per conto terzi.
3. Negoziazione per conto proprio di tutti gli strumenti indicati nella sezione B.
4. Gestione, su base discrezionale e individualizzata, di portafogli di investimento nell'ambito di un mandato conferito dagli investitori, qualora tali portafogli includano uno o piu' strumenti contemplati nella sezione B.
5. Assunzione a fermo per tutte o per alcune emissioni degli strumenti indicati nella sezione B e collocamento di tali emissioni.

SEZIONE B - Strumenti
1. Valori mobiliari.
2. Quote di un organismo di investimento collettivo.
3. Strumenti del mercato monetario.
4. Contratti a termine fermo (futures) su strumenti finanziari, compresi gli strumenti equivalenti che si regolano in contanti.
5. Contratti a termine su tassi di interesse (FRA).
6. Contratti SWAPS su tassi di interesse, su valute o contratti di scambio connessi a indici azionari ("equity swaps").
7. Opzioni per acquistare o vendere qualsiasi strumento contemplato da questa sezione dell'Allegato, compresi gli strumenti equivalenti che si regolano in contanti. Sono comprese in particolare in questa categoria le opzioni su valute e sui tassi di interesse.

SEZIONE C - Servizi accessori
1. Custodia e amministrazione in relazione a uno o piu' degli strumenti indicati nella sezione B.
2. Affitto di cassette di sicurezza.
3. Concessione di crediti o prestiti agli investitori per consentire loro di effettuare una transazione relativa a uno o piu' strumenti indicati nella sezione B, transazione in cui interviene l'impresa che concede il credito o il prestito.
4. Consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria, di strategia industriale e di questioni connesse, nonche' consulenza e servizi concernenti le concentrazioni e l'acquisto di imprese.
5. Servizi connessi all'assunzione a fermo.
6. Consulenza in materia di investimenti in merito a uno o piu' degli strumenti elencati nella sezione B.
7. Servizio di cambio allorquando detto servizio e' legato alla fornitura di servizi di investimento.

martedì 29 giugno 2010

una definizione di agente di cambio

Agente di cambio (Agent of change)
Intermediario fra i risparmiatori o speculatori che intendono comperare o vendere i valori negoziabili in Borsa.

http://it.mimi.hu/economia/agente_di_cambio.html

dispiaciuto tanto per la morte di Pietro Taricone ...

grandissimo brasile, distrutto il cile. Vediamo cosa farà il Ghana... ;-)

Giancarlo Rossi - Bel concerto


lunedì 28 giugno 2010

Berloni, Zucchero e gli altri: un miliardo a San Marino

http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_27/Berloni-Zucchero-e-gli-altri-un-miliardo-a-San-Marino_e98638c6-81bf-11df-98f9-00144f02aabe.shtml

Zucchero (Ansa)
Zucchero (Ansa)
ROMA—Un miliardo di euro. È l’entità delle somme che, a sentire gli investigatori, almeno 1.200 italiani hanno depositato o fatto transitare a San Marino negli ultimi quattro anni e mezzo. La lista dei presunti evasori fiscali è stata acquisita dalla Guardia di Finanza durante alcune perquisizioni avvenute nei mesi scorsi sul Titano a caccia di tracce utili per individuare gli eventuali riciclatori di denaro sporco che potrebbero aver utilizzato la ex Smi Bank e gli strumenti forniti da Iti Finanziaria e Iti Leasing e la fiduciaria Anphora, riconducibili al conte Enrico Maria Pasquini. Tra i nomi su cui la magistratura vorrebbe avere mano libera per svolgere accertamenti, il cantante Zucchero, Clara Nasi (moglie di Pasquini, imparentata con la famiglia Agnelli), i fratelli Antonio e Marcello Berloni (dell’omonimo gruppo industriale), Adolfo Guzzini (presidente e ad della iGuzzini), Giancarlo Morbidelli (fondatore della casa motociclistica), il re dei prosciutti Sante Levoni, l’ex calciatore Lorenzo Marronaro, il presidente del Cesena (appena promosso in serie A) Igor Campedelli, i giocatori Nicola Amoruso (Atalanta) e Angelo Palombo (Sampdoria), Matteo Melley (avvocato e presidente della fondazione Carispe), l’immobiliarista romano Valter Mainetti (con la società Sorgente ha acquistato grattacieli a New York). «Il rapporto di Walter e Paola Mainetti con la società fiduciaria Smi—ha precisato l’azienda— si è limitato ad una intestazione fiduciaria di un immobile. L’operazione, normalissima per chi opera sui mercati internazionali, è stata effettuata nella massima trasparenza e regolarmente dichiarata alle autorità italiane competenti».

Nessuno dei personaggi i cui nomi appaiono nell’elenco è indagato. E le Fiamme Gialle incaricate dell’inchiesta della pm romana Perla Lori, almeno allo stato, non hanno la possibilità di compiere verifiche approfondire per accertare la sussistenza di violazioni fiscali. Per questo, è in atto un duro scontro con le autorità di San Marino. Il giudice del Titano Lamberto Emiliani ha dato via libera alla rogatoria che ha consentito l’esecuzione delle perquisizioni (tra i documenti sequestrati, c’è la lista per il momento composta solo di nomi e cognomi, date e luoghi di nascita dei soggetti) ma l’iter si è poi bloccato. Apparentemente le autorità della Rocca sono collaborative: in realtà, secondo i magistrati romani, oppongono una sorta di resistenza passiva. Come? E’ presto detto: alla richiesta di conoscere i flussi di denaro in entrata e uscita di ogni contribuente (peraltro non c’è alcuna certezza che si tratti di reali intestatari dei conti, si sospetta che in parecchi casi ci si trovi di fronte a prestanome) è stata opposta la necessità di far pervenire singole rogatorie nominative.

Un lavoro enorme, praticamente impossibile da portare a termine rispettando i tempi di prescrizioni e scadenze processuali varie. C’è di più: nell’elenco sequestrato dalla Guardia di Finanza i nomi sono poco più di 1.700. Da San Marino, ne sono stati «cassati» 500. Motivo? Alle toghe romane sono stati forniti solo i nomi degli italiani residenti nel nostro Paese. E se un cittadino italiano ha trasferito la residenza, in maniera più o meno fittizia, a Montecarlo? Niente da fare, quel nome viene gelosamente custodito dal Titano nelle sue (per ora) inviolabili casseforti.

Giancarlo Rossi Pordenone Pedala

Giancarlo Rossi

ed anche l'inghilterra è fuori, cosi' imparano a prenderci in giro ... :-) Una delle poche volte che ho tifato Germania! Grandissimi! :) Cambiamo sto calcio italiano... Giancarlo

giovedì 24 giugno 2010

Consob: sospeso agente di cambio Raimondo Maria Smargiassi

Provvedimento cautelare, stop di 60 giorni Radiocor - Roma, 03 dic - Il Presidente della Consob ha sospeso in via cautelare per 60 giorni l'agente di cambio Raimondo Maria Smargiassi dall'esercizio delle attivita' svolte. Il provvedimento urgente, si legge in una nota, e' motivato da ipotesi di gravi violazioni di legge e regolamentari.


Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-254962/consob-sospeso-agente-cambio/#ixzz0rlPsfjsA

Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-254962/consob-sospeso-agente-cambio/#ixzz0rlPofYTq

L'agente di cambio che cambiò la loro vita

Mentre Churchill temporaggiava, un cittadino inglese, decise di non indugiare e fare qualcosa contro la persecuzione degli ebrei. Sir Nicholas Winton salvò dai lager 668 bambini cecoslovacchi, organizzando otto convogli diretti nell'Europa occidentale. Oggi lo Shindler britannico, che ha 100 anni, sulla banchina della stazione di Liverpool Street attenderà un treno speciale che viene direttamente da Praga. A bordo quegli stessi praghesi, ormai settantenni e ottantenni che giungono in Inghilterra per ringraziarlo.
Il convoglio, che ha la stessa motrice degli anni '30,dipinto di verde e di blu, è partito il primo settembre scorso dalla stazione centrale di Praga. Il lungo tragitto sulle rotaie attraverso l'Europa è stato organizzato per ricordare gli otto convogli che l'agente di cambio inglese voluto in ricordo degli 8 convogli organizzati dall'agente di cambio inglese Nicholas Winton tra il marzo e agosto 1939, per mettere in salvo centinaia di piccoli ebrei originari dell'ex Cecoslovacchia e della Slovenia. C'era anche un nono treno, che per non poté mai lasciare la stazione di Praga a causa dell'invasione nazista della Polonia, il 1 settembre del '39. Tutti i passeggeri di quell'ultimo convoglio, 250 bambini, risultano scomparsi.
Durante un viaggio sulle Alpi nel 1938 che Winton visitò i campi dei rifugiati cecoslovacchi, in fuga dopo l'occupazione tedesca dei Sudeti, rendendosi conto del pericolo che minacciava i bambini ebrei in quei mesi. Per questo l'uomo raccolse fondi e organizzò dei convogli dall'Europa centrale verso l'ovest. Per ognuno dei 668 bambini salvati l'inglese si incaricò di trovare una famiglia di accoglienza. La maggior parte sono cosi' cresciuti in Gran Bretagna, qualcuno in Usa, Canada e Israele.
I bambini salvati conobbero l'età del loro salvatore solo molto più tardi, nel 1988, quando la moglie di Winton trovò in soffitta la lista dei nomi dei bambini e alcune lettere dei loro familiari. Fino ad allora l'agente di cambio inglese non aveva rivelato a nessuno la sua impresa. È diventato baronetto nel 2002, con il titolo si Sir la regina Elisabetta ha voluto premiare il suo audace progetto umanitario, realizzato all'alma del secondo conflitto mondiale.

La partenza del treno Praga-Londra, settant'anni dopo l'inizio del conflitto, e' stato preceduto dall'inaugurazione di una statua in bronzo in onore di Winton, nella stazione ferroviaria della capitale ceca. L'inglese è ritratto in piedi tra due bambini, uno
in braccio e uno per mano. Alcuni di loro, come Hana Franklova, passeggera del treno speciale in arrivo a Londra, su quelle banchine praghesi hanno visto per l'ultima volta i genitori. Oggi, a cento anni, sir Winton non è più in grado di viaggiare e non era potuto essere presente a Praga per la partenza del convoglio.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=131033

forza azzurri, forza italia... :-)

mercoledì 23 giugno 2010

pare che Il Fatto Quotidiano abbia qualche problema col suo sito! Niente giornale oggi ... Leggero' a questo punto Il Giornale. Cambio di strategia... :) Giancarlo Rossi

Madoff svela al compagno di cella di aver nascosto 9 miliardi di dollari

http://qn.quotidiano.net/esteri/2010/06/21/348297-madoff_svela.shtml

Madoff svela al compagno di cella di aver nascosto 9 miliardi di dollari
Secondo il New York Post l'ex finaziere condannato a 150 anni di carcere per aver organizzato la più grande truffa moderna, avrebbe raccontato a un altro carcerato che prima dell'arresto avrebbe fatto sparire l'ingente somma

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Bernard Madoff, 72 anni (Ap/LaPresse)

New York, 21 giugno 2010 - Il New York Post svela, in esclusiva, come Bernard Madoff, l’ex finanziere condannato a 150 anni di carcere per avere architettato una delle piu’ brillanti truffe moderne, abbia nascosto 9 miliardi di dollari prima di essere beccato. Adesso lo avrebbe spifferato al coinquilino di cella.


I 9 miliardi sarebbero stati consegnati a tre amici di Madoff prima del suo arresto - scrive il quotidiano di Rupert Murdoch - e il suo complice numero uno, Frank Di Pascali, starebbe sfruttando l’informazione nella ricerca di un accordo con l’Fbi che sia meno sfavorevole dell’attuale.


Di Pascali, 52 anni, ha riconosciuto di avere aiutato Madoff nelle sue truffe, complessivamente stimate in oltre 60 miliardi di dollari. L’uomo si trova attualmente in carcere, non essendo stato in grado di pagare una super-cauzione di 10 milioni di dollari. Il suo legale, Marc Mukasey, non ha risposto alle domande del Post, mentre il procuratore che segue il caso si e’ trincerato dietro ad un ‘no comment’. Lo stesso ha fatto l’avvocato di Madoff, Ira Lee Sorkin.


Il carcerato-talpa del Nyp, di cui ovviamente non si conosce l’identita’, ha detto ‘’credo si tratti di suoi amici personali’’, parlando dei beneficiari del ‘malloppo’.


Sempre al tabloid, il carcerato in questione ha raccontato che Madoff vede regolarmente la psicologa della prigione di Burton, in North Carolina, essendo in preda ad una depressione, e sta prendendo medicinali antidepressivi.


Il perche’ e’ legato ad un libro, recentemente pubblicato da una sua ex amante, Sheryl Weinstein, che avrebbe mandato su tutte le furie sua moglie Ruth. ‘’Ha problemi con la moglie a causa delle rivelazioni del libro - racconta la talpa - e teme che lei possa lasciarlo’’.



Madoff lamenta anche il fatto che i suoi due figli Andrew e Mark, che lavoravano insieme con lui, lo abbiano lasciato perdere, mentre ha avuto la possibilita’ di scrivere ai nipotini.


Il 18 dicembre scorso Madoff era stato trovato a terra privo di sensi con gli occhiali rotti ed alcune costole incrinate. Si era pensato ad una aggressione da parte di altri detenuti, ma in realta’ il truffatore si era sentito male a causa dei farmaci. E’ lo stesso Madoff ad avere voluto che si sappia.


Si e’ scritto che Madoff e’ divenuto l’idolo dei suoi compagni di cella, come riportava il mese scorso il New York magazine. Forse l’affermazione e’ un po’ esagerata ma fatto sta che il truffatore del secolo ha simpatizzato con Jonathan Pollard, l’ex spia di Israele, e con John Mancini, un ex farmacista newyorchese incarcerato per avere distribuito ingenti quantita’ di antidolorifici senza ri spettare la legge.


Madoff e’ anche diventato amico di Carmine Persico, il numero uno del clan mafioso dei Colombo. Insieme giocano a bocce, e per molti detenuti e’ un vero e proprio dio.

Ciao,
giancarlo Rossi

Un bel video, Giancarlo Rossi


Giancarlo Rossi, agente di cambio romano, l'agente.

speriamo per la partita di domani, un cambio di marcia .. Forza Azzurri, Giancarlo Rossi

martedì 22 giugno 2010

una delle mie giacche preferite

Marcel Khalife - Giancarlo Rossi


Giancarlo Rossi, agente di cambio Romano, vaticano

che portogallo ieri! cosi' vorrei vedere giocare l'italia... :) Ciao, Giancarlo Rossi

Sul red carpet vince il look Rossella O'Hara

http://giancarlorossi.soup.io/post/47724560/Sul-red-carpet-vince-il-look-Rossella

ciao,
Giancarlo Rossi

lunedì 21 giugno 2010

agente di cambio, giancarlo rossi


giancarlo rossi, agente di cambio

agente di cambio, definizione

http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=6&id=34


Intermediario fra quanti, risparmiatori o speculatori, intendono comperare o vendere i valori negoziabili in Borsa.
In passato l'agente di cambio era una figura fondamentale per il funzionamento delle Borse in quanto unico soggetto legittimato alla compravendita di titoli nei mercati regolamentati (v.).
Nel 1991 furono autorizzate alla negoziazione in Borsa anche le SIM (v.), che dovevano avvalersi di propri dipendenti abilitati oppure di agenti di cambio; nel 1996 tale facoltà è stata estesa alle imprese di investimento (v.) e alle banche (v.).
Dal 1991 non sono più banditi esami per l'esercizio della professione di agente di cambio, anche se continuano ad operare quelli in carica prima della riforma (ormai poche decine).
Infine, il Testo Unico finanziario (D.L.gs. 58/1998) ha disposto lo scioglimento degli ordini professionali degli agenti di cambio, ad esclusione di quelli di Roma e Milano, e la cessazione dal ruolo al compimento del settantesimo anno di età.

Giancarlo Rossi

Ruolo speciale degli Agenti di Cambio

Pubblicazione dei ruoli "unico" e "speciale" degli Agenti di Cambio iscritti all'ordine professionale. Sono inseriti nel "ruolo unico" coloro che esercitano direttamente l'attività di intermediazione con le modalità proprie dei professionisti. Sono iscritti nel "ruolo speciale" coloro che svolgono funzioni di socio, amministratore, sindaco, dirigente, dipendente o collaboratore in società di intermediazione e desiderano mantenere la qualifica di Agenti di Cambio.

http://www.dt.tesoro.it/it/regolamentazione_settore_finanziario/servizi_attivita_investimento/ruolo_speciale_agenti_cambio.html

L'agente di cambio Giancarlo Rossi, Romano


uno dei tanti video dell'agente di cambio romano Giancarlo Rossi

1- NON SE N’ERA PROPRIO ACCORTO NESSUNO, VENERDÌ, CHE GIANNI LETTA ERA RIUSCITO A FAR NOMINARE IL PIO DE LISE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO. GIUSTO 24 ORE PRIMA CHE IL PRESIDENTE DELL’EFFICENTISSIMO TAR DEL LAZIO RIMBALZASSE SUI GIORNALI COME CONSULTORE DI PROPAGANDA FIDE, ALLA CORTE DI SEPE - 2- BRANCHER DA LEGA-RE: "NON RINNEGO IL MIO PASSATO". IL NEO-MINISTRO INTENDE I TRE MESI A SAN VITTORE NEI QUALI SI GUADAGNÒ IL SOPRANNOME DI GREGANTI DEL BISCIONE? - 3- SULLA FIAT POMIGLIANO "REPUBBLICA" VORREBBE TANTO ESSERE IN DISACCORDO CON SACCONI E MARCEGAGLIA, TREMONTI E BRUNETTA, MA PROPRIO NON PUÒ PERMETTERSELO - 4- COPPOLA CO.CO.PRO: CONTRATTO DA 15 MILA € (!) AL MESE CON LA SOCIETÀ DELLA MADRE - 5- "LA REPUBBLICA" DEL COMPAGNO EZIO SI CONFERMA GIORNALE DI LOTTA ANCHE DAL FRONTE DELLE SFILATE MILANESI: "PRADA SI RIFA’ AL MONDO DEL LAVORO CON UNA COLLEZIONE CHE RIDISEGNA LA DIVISA DA OPERAIO IN CHIAVE CONCETTUALE" (A QUEI PREZZI, VI MERITERESTE TUTTI UNA CHIAVE INGLESE, CONCETTUALE OVVIAMENTE, SULLA ZUCCA)

Minimo Riserbo e Falbalà per Dagospia


PASQUALINO DELISE LAP
1 - E NOI CHE PENSAVAMO AL FAMILY DAY
Non se n'era proprio accorto nessuno, venerdì, che Gianni Letta era riuscito a far nominare il piissimo Pasquale De Lise presidente del Consiglio di Stato. Un colpo da maestro, giusto 24 ore prima che il suo nome rimbalzasse sui giornali come consultore di Propaganda Fide. Perche' il presidente dell'efficentissimo Tar del Lazio aveva tempo anche per un doppio santo lavoro alla corte di Sepe.


SEPE G
A proposito di somme magistrature: "Quell'allarme dei giudici. "Soldi a Sepe senza motivo". La Corte dei conti nel 2007. Zampolini diresse il restauro" (Corriere, p. 2).
Intanto, gran lezione di stile e di rispetto per le istituzioni dalla Chiesa: "I pm a Napoli. Sepe: Collaboro" (Repubblica, p. 1). Gia' sabato, il cardinale di Napoli aveva fatto sapere di "avere fiducia nella giustizia" e di poter chiarire tutto.

Nei suoi panni, il cardinal Ghedini avrebbe mandato gli esorcisti alla procura di
Perugia e Papa Banana avrebbe direttamente scomunicato i pm.
Strategia in divenire anche per Pietro Gambadicemento ("Dagli appalti ai palazzi-regalo, le domande dei pm a Lunardi", Rep p. 4).


LETTA GIANNI
Lunardi continua a dirsi ansioso di chiarire, ma poi il suo neo-avvocato Gaetano Pecorella mette le mani avanti: "Se i fatti li ha commessi da ministro, allora deve prima pronunciarsi il tribunale dei ministri" (p.4).
Buona idea della Stampa, che va a ripescare don Vitaliano Della Sala (e ne storpia il cognome in Della Seta nella didascalia!!!), il prete che aveva esortato Sepe a non trasformare il giubileo del 2000 in un'occasione di sfarzo (p. 3).


ARCHITETTO ANGELO ZAMPOLINI

2 - ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
"La Chiesa e' sotto attacco. Indagini a ripetizione. L'accusa di corruzione al cardinale Sepe e' solo l'ultimo atto di una serie di episodi che fa pensare a una strategia". In prima pagina sul Giornale della Sacra Famiglia (allargata), don Vittorio Feltri abbandona i Lumi per i sacri ceri. Booohhh! Tra toghe e cappucci e tonache non ci si capisce più' una mazza


LAR32 PIETRO LUNARDI

3 - TUTTI PAZZI PER ABBRANCHER
"L'affondo di Bossi: "Per il federalismo un solo ministro: io" (Corriere, p. 8). "Brancher promosso, scontro nella maggioranza. Gasparri, capogruppo pdl al Senato: non ce n'era bisogno". "Il neoministro: dal Senatur soltanto una battuta. Non rinnego il mio passato" (Corriere, p. 10). Intende i tre mesi a San Vittore nei quali si guadagno' il soprannome di Greganti del Biscione?


4 - IL PADRONE IN REDAZIONE


VITTORIO FELTRI
"Se Fiat rinuncia e' colpa della Fiom", governo all'attacco su Pomigliano". Repubblica (p. 12) vorrebbe tanto essere in disaccordo con Sacconi e Marcegaglia, Tremonti e Brunetta, ma proprio non puo' permetterselo.
E anzi, con Roberto Mania svela un presunto piano C che potrebbe spostare voti sul piano A: "Chiudere e ripartire con una nuova societa'. Al Lingotto preparano il piano C". La newco rileverebbe e riassumerebbe i 5 mila operai, ma senza aderire a Confindustria e senza la palla al piede dei sindacati e dei contratti collettivi. Cosi' potrebbe imporre il contratto aziendale proposto da Marchionne. Furbi, ne'?


BOSSI
5 - COSI' PARLO' IL SINDACALISTA DI STATO DEGLI STATALI
"La Fiom e' ormai un movimento antinazionale e luddista, non rappresenta più' i lavoratori. La Fiat non si deve preoccupare, ci pensiamo noi a rappresentare la stragrande maggioranza dei lavoratori". Raffaele Bonanni, travet capo della cisl al Corriere delle banche creditrici (p. 13)



6 - LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare la foto della professoressa Gelmini mentre inaugura con il suo simpatico cipiglio la corrente di adoratori del Banana (Corriere, p. 11)
E confrontarla con l'immagine sorridente di Mari Kiviniemi, il nuovo premier 41enne della Finlandia, dove ci sono gia' una presidente e 11 ministre (p. 17).

Forse si puo' guidare - e bene - una nazione anche senza genuflettersi a uno psico-nano presunto tombeur. E forse dipende dalle donne stesse ritagliarsi un futuro non da cortigiane.


ALDO BRANCHER

7 - MA FACCE RIDE!
Berlusconi: "Siamo i più' ricchi d'Europa" (Repubblica, p. 15). Parlava alla sua famiglia. Poi, si rivolge da par suo al PMU: "Tassa sulle banche, Berlusconi attacca" (Stampa, p. 8)

8 - DISECONOMY
Ultime dal meraviglioso paese della legge Gasparri e delle sinfonie d'interessi. "Black out del digitale terrestre. Il Piemonte resta senza tv. Saltata mezza partita mondiale, e' mistero sui motivi. La Rai parla di un calo di tensione, ma i tecnici non escludono l'attacco hacker" (Corriere, p. 23). Bum!


GASPARRI

9 - IL DISCENSORE SOCIALE
Tempi grami per tutti, Banana escluso. Il grande Gianluca Paolucci rivela che "Coppola riparte da Cocopro, con un contratto da 15 mila euro al mese con la societa' della madre". Storia imperdibile sulla Stampa, abilmente nascosta a pagina 27


10 - FREE MARCHETT
Repubblica si conferma giornale di lotta anche dal fronte delle sfilate milanesi. "Rock e operaio. A Milano si sfila mentre l'Italia e' mobilitata per la crisi. E Miuccia Prada crea lavoratori chic imitando le divise da lavoro. Per non dimenticare".

Non vi basta? Ecco un brano della meravigliosa Laura Asnaghi: "Prada si rifa' al mondo del lavoro dimostrando una forte attenzione al sociale, con una collezione che ridisegna la divisa da operaio in chiave concettuale" (Repubblica, p. 34). A quei prezzi, vi meritereste tutte una chiave inglese concettuale sulla zucca.


POMIGLIANO - FIAT

EZIO MAURO - COPYRIGHT PIZZI

11 - ORA D'ARIA
"Le banche non devono scommettere contro di noi" e' il titolo di un intelligente e sacrosanto editoriale di Salvatore Bragantini sul Corriere delle Elite corrucciate (p. 1). L'economista anomalo scrive che "Se vogliono davvero evitare la tassa minacciata, le banche hanno una sola strada: primo, smetterla di far la punta alla matita per fiaccare le proposte del Financial Stability Board (presieduto da Mario Draghi), poi accettare l'impostazione del governatore inglese Mervyn King (impedire alle banche di operare nel ramo scommesse). Se non lo faranno si beccheranno - anzi, ci beccheremo - una tassa sbagliata".

Giancarlo Rossi, l'agente di cambio romano

italia scandalosa!

domenica 20 giugno 2010

L'Agente di Cambio Romano, Giancarlo Rossi

Di professione agente di borsa, Giancarlo Rossi è profondamente radicato nella scena artistica italiana. Nel 2006 il Ministro dei Beni e Attività Culturali ha nominato Giancarlo Rossi membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giacinto Gigante. Già coinvolto nelle commemorazioni della pittura di Gigante, Giancarlo Rossi ha collaborato con l’autore Sergio Ortolani e l’editore Franco di Mauro per promuovere la ripubblicazione del volume “Giacinto Gigante e la pittura di paesaggio a Napoli ed in Italia dal ‘600 all’800”. Giancarlo Rossi ha inoltre svolto un ruolo attivo nell’articolo sull’Arsenale di Civitavecchia di Gianlorenzo Bernini. Avendo contribuito con lettere originali autografe di Andrea Busiri Vici, Giancarlo Rossi ha fornito a David Ryley Marshall la chiave per identificare un dipinto di Codazzi presente nell’Arsenale. Grazie alle lettere di Giancarlo Rossi infatti, Marshall ha potuto individuare il dipinto di Codazzi al mercato dell’antiquariato di Parigi, e datarlo tra la collezione di “ispirazione romana” del XVII secolo del Codazzi. E collaborando con Giuliano Briganti per la sua pubblicazione “I Bamboccianti”, Giancarlo Rossi è stato determinante per l’identificazione di un altro dipinto del XVII secolo, grazie a documenti in suo possesso contenenti riferimenti ai pittori Michael Sweerts e Pieter Van Laer. Giancarlo Rossi è inoltre coinvolto nell’arte a livello internazionale. Con la sua donazione di risorse al cinese Museo di Pekin, Giancarlo Rossi ha contribuito al restauro di quattro soldati di terracotta, che hanno completato la collezione di guardie in formazione di battaglia dell’Imperatore Qin Shi Huang, disposte per proteggere la tomba dell’Imperatore. Giancarlo Rossi ha anche finanziato una mostra S.O.A.S. alla London University, in cui è presente l’istallazione interattiva di Isabella Tirelli “Sensitive Painting, IVO Dart”, opera che ha ottenuto un grande successo. Nel 2002 Giancarlo Rossi ha ricoperto un ruolo nella conferenza londinese “Art and Finance”, sponsorizzata da Lehman Brothers. Relazionando sui differenti vantaggi fiscali in Italia e Regno Unito, Giancarlo Rossi si è concentrato sui rendimenti assicurati dagli investimenti nell’arte.

forza azzurri, battiamoli ;) buona serata, Giancarlo Rossi

... e domani palestra, sauna e piscina.

Agente di Cambio, Giancarlo Rossi


venerdì 18 giugno 2010

Giancarlo Rossi Agente di Cambio Romano


Giancarlo Rossi Agente di Cambio Romano


mercoledì 16 giugno 2010

Pubblico un po' di video, sperando di saperlo fare correttamente http://vimeo.com/12614115 Ciao, Giancarlo Rossi

la mia businesscard: http://giancarlorossi.businesscard2.com/ Buona serata, Giancarlo Rossi

Foto giancarlo Rossi

Giancarlo Rossi

agente di cambio

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Giancarlo rossi

rossi finanziere romano

agente di cambio giancarlo rossi

Videogiochi a tre dimensioni

LOS ANGELES - Interfacce e immagini in tre dimensioni. Sensori di movimento e software di riconoscimento vocale. L'E3 2010 la più grande fiera del mondo dedicata ai videogame riparte dalla tecnologia. Anzi, effetti speciali e casual gamers. Tradotto significa 3D e interfacce per giocatori occasionali. Microsoft, Sony e Nintendo, i tre big dell'industria videoludica hanno messo le mani sotto il cofano delle proprie macchine da gioco. Un anno fa a Los Angeles per salutare l'industria dei videogame erano sfilati Steven Spielberg, Paul McCartney, Ringo Star, Yoko Ono, e pure James Cameron. Dodici mesi dopo artisti, registi e scrittori hanno lasciato il posto ai tecnici.


I big dell'intrattenimento elettronico hanno scelto di inseguire i due filoni di tecnologia che promettono più soldi. Il 3D in primis che ha salvato dalla crisi Hollywood e più in generale il cinema. E il casual gaming, ovvero quel filone di videogiochi riscoperto dalla Nintendo che attraverso l'uso di interfacce più semplici ma più innovative come il Wiimote avvicinano anche giocatori meno esperti. Sulla scia tracciata da Nintendo si è mossa Microsoft. Dopo averla annunciata un anno fa ha dato un nome e una data a Project Natal, la periferica dotata di camera, sensore di movimento e software di riconoscimento vocale, nata per rilevare il movimento del corpo. Si chiamerà Kinect, uscirà a novembre negli Stati Uniti (entro Natale in Italia) ma per ora non c'è ancora un prezzo ufficiale. Mentre costerà come la "vecchia" Xbox, la nuova macchina da gioco di casa Microsoft: più piccola, nera con un hard disk da 250 Giga, connessione a internet wi-fi e – naturalmente – Kinect ready. Il nuovo sensore richiede 175 Mb di memoria. Quindi se è vero – come hanno precisato – che tutte le "vecchie" console potranno avere Kinect, per farlo girare dovranno però disporre di spazio sufficiente.

Giallo a parte, tra i sei giochi presentati ieri che sono stati sviluppati espressamente per Kinect spicca Kinectanimals. L'idea è quella di Nintendodogs, ovvero portare i cuccioli nei videogiochi in una logica Tamagotchi. Grazie però alla grafica migliore di Xbox 360 ma sopratutto a Kinect l'interazione bambino-cucciolo è più profonda.

Giancarlo Rossi - (salv)agente di cambio - PDF Rassegna Stampa Compagnia per la Musica di Roma IlGiornale -
http://www.scribd.com/doc/32047700/Giancarlo-Rossi-salv-agente-di-cambio-PDF-Rassegna-Stampa-Compagnia-per-la-Musica-di-Roma-IlGiornale8-9-09

Giancarlo Rossi - (salv)agente di cambio - PDF Rassegna Stampa Compagnia per la Musica di Roma IlGiornale -
http://www.scribd.com/doc/32047700/Giancarlo-Rossi-salv-agente-di-cambio-PDF-Rassegna-Stampa-Compagnia-per-la-Musica-di-Roma-IlGiornale8-9-09

martedì 15 giugno 2010

stasera vediamo cosa combina il Brasile! Forza azzurri, buona serata Giancarlo Rossi

stasera vediamo cosa combina il Brasile! Forza azzurri, buona serata Giancarlo Rossi

forza italia... peccato ieri per il paraguay

forza italia... peccato ieri per il paraguay

Lunardi & Scajola

Mi sono cascate le braccia, leggendo l’intervista che Pietro Lunardi ha rilasciato a Repubblica: da una parte ha gettato la croce addosso ai (suoi) colleghi, Scajola e Bertolaso, dall’altra ha argomentato dimostrando di non avere la benché minima idea di cosa sia l’etica pubblica. Sulle prime ho pensato che Silvio Berlusconi dovrebbe costringerli a star tutti zitti. Poi, però, ho colto in quelle parole il termometro dei tempi. Ne scrivo, allora, per capire fin dove siamo scesi.
Quel che segue non ha nulla a che vedere con le inchieste penali. In un ambiente sano, che non abbia la peggiore giustizia del mondo, le dimissioni di un governante, o la riprovazione nei confronti di un soggetto pubblico, possono essere invocate del tutto a prescindere dall’aspetto penale. La vita civile non si svolge nei tribunali, o nella loro sostituzione virtuale, rappresentata dai teleschermi.

Lunardi afferma che, quando era ministro, una delle sue case è stata ristrutturata da Diego Anemone (i nomi li fa lui, io non li copierei da un atto giudiziario), per due ragioni: la prima è che gli fu presentato dal migliore dei suoi funzionari, Angelo Balducci, e la seconda è che “mi doveva un favore”. Lo stesso Lunardi, parole sue, aveva telefonato a qualcuno d’influente, presso il Banco di Roma, in modo da propiziare la vendita di alcuni terreni a quel costruttore, che poi ci realizzò l’oramai celebre Salaria Sport Village. Telefonò perché quell’uomo era amico di Balducci, e, in cambio ricevette dei lavori presso una propria dimora, al prezzo di costo. Quello che sbalordisce è che, ripeto, omessa ogni considerazione penale, Lunardi non si rende conto di descrivere un malaffare, sembra non capire di avere affrescato una corruzione, quanto meno dei costumi. Pagai le fatture, dice, ma in quelle non c’era il valore del lavoro, solo il materiale. Quindi ricevette, essendo creditore di un favore, una contropartita economica.

Non è finita. I lavori a casa devono essere stati non trascurabili, perché l’ex ministro sente il bisogno di aggiungere che: “altri amici (…) mi hanno fatto alcune cortesie gratis”. Chi torva un amico trova un tesoro, ma qualcuno lo informi che per il fisco non esiste il concetto di gratis, mentre per un ministro non dovrebbe esistere quel concetto di amicizia.

Veniamo alla casa romana, il palazzetto a due passi dalla Camera dei Deputati. Fu Balducci a segnargli l’affare, visto che gestiva il patrimonio immobiliare di Propaganda Fide. Lo stesso Balducci al cui amico era riuscito a far compare il terreno del Banco di Roma. Chi ristruttura il palazzetto? Manco a dirlo: Anemone, ovvero l’amico beneficiato del funzionario più bravo, nonché occhiuto immobiliarista per conto terzi. Ma Lunardi ce lo trova, perché il lavoro, ma guarda un po’, gli era già stato affidato da Balducci (che gestisce quel patrimonio assieme ad un magistrato, presidente del Tar del Lazio e il di lui genero). Tutto regolare, dice Lunardi. Sarà!? quando, però, Lunardi vede la casa, su segnalazione di Balducci, esprime il desiderio, leggermente indotto, di comprare, ma il cardinal Sepe preferirebbe affittarlo, sicché l’indecisione si trascina per quattordici mesi, nel corso dei quali: a. il ministro alloggia; b. Anemone ristruttura; c. nessuno paga l’affitto. “Mi hanno fatto una cortesia”. E qui si esagera, con la cortesia.

La cosa finisce così: dopo avergli dato alloggio gratis, per più di un anno, Propaganda Fide gli dice che, se vuole, può comperare, ma non solo l’appartamento che abita, bensì l’intero palazzo, con lo sconto del 50%. E lui accetta. Tutto regolare. Tutto regolare? I lavori di ristrutturazione, questa volta, non li fa Anemone, ma “una ditta da lui suggerita”, il tutto utilizzando l’architetto di Anemone stesso, sempre lui medesimo. Tutto regolare? Lei, da ministro, gli domanda Corrado Zunino, cosa ha fatto per Balducci? E lui: “Ho fatto in modo che diventasse presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, ma solo perché era il migliore”. Quella che trovo fenomenale è l’affermazione finale, di Lunardi: “Il guaio è che la burocrazia italiana oggi è fatta di persone facilmente corruttibili”. Ha perfettamente ragione, ma è anche vero che il governo è fatto da persone come lui.

Ne traggo alcune considerazioni, amare e conclusive. 1. Scajola si difese dicendo di volere scoprire chi gli pagò casa, mentre la difesa di Lunardi l’ho appena riassunta. Ma dove li hanno trovati? 2. Il quadro tratteggiato da Lunardi è estremamente realistico, oltre che debosciato e decadente, e dimostra che la classe dirigente non ha il senso e il polso della realtà, considerandosi naturalmente destinataria di regali e piaceri. 3. La sola idea di fare il moralista un tanto al chilo, o di colpire a tre palle un soldo, mi fa venire l’orticaria, ma questa gente non si rende conto d’essere i necrofori di un sistema, perché un Paese che perde terreno da quindici anni, con il conto che arriva nelle tasche dei cittadini, s’incattivisce, e questo spettacolo, esibito con noncurante incoscienza, sollecita i peggiori istinti. 4. Noi garantisti difenderemo fino alla fine la presunzione d’innocenza, ma questi soggetti hanno dato prova di manifesta e pubblica insufficienza, che ha un prezzo politico. 5. L’intera corte ha un solo monarca: Berlusconi. O si affretta a sbaraccare la bolgia che gli gira attorno, colma di mezze figure che pretendono di fare, vivere e comportarsi come il loro capo, oppure sarà lui a pagare per tutti. Così come, del resto, è lui ad avere avuto la forza di crearli.

Sia detto e scritto da chi, quotidianamente, si batte contro il luogocomunismo e avverso il giustizialismo fascistoide di certa sinistra: non sempre la creazione è riuscita nel migliore dei modi.

lunedì 14 giugno 2010

Lippi lancia l'Italia anti-Paraguay: Pepe-Iaquinta-Gila davanti http://www.affaritaliani.it/rubriche/nostra_africa/lippi-gilardino-iaquinta-mondiali-140610.html

Lippi lancia l'Italia anti-Paraguay: Pepe-Iaquinta-Gila davanti Lunedí 14.06.2010 15:04


Gigi Buffon
SCOMMESSE 1, I BOOKMAKER SFIDUCIANO L'ITALIA: PROBABILE L'1-1 O LO 0-0. Le quote offerte dai bookmaker indicano gli azzurri come i favoriti dell'incontro a 1.90 volte la posta a fronte dei 4.25 offerti per l'affermazione dei sudamericani, un'attenzione - spiega l'Agicos - solo per la spiccata propensione dei biancorossi a prendersela con le grandi squadre. Non e' un caso infatti se nelle qualificazioni il Paraguay sia riuscito a sconfiggere sia il Brasile che l'Argentina. Nell'eventualita' di un pareggio agli scommettitori andrebbe una cifra pari a 3.25 volte la posta. Per quanto riguarda invece il risultato esatto della sfida di stasera, i bookmaker prevedono un esordio con pari per la gli azzurri. Il risultato piu' accreditato e' infatti il pari con gol: l'1-1 si gioca a 6.00, mentre l'1-0 si gioca ad una quota poco piu' alta, 6.50. Ben quotato - aggiunge l'Agicos - anche lo 0-0, offerto a 8.00, la stessa quota del 2-1. Si giocano invece a 9.00 rispettivamente il 2-0 azzurro e lo 0-1 per i sudamericani.
SCOMMESSE 2, ESPULSIONE DI GATTUSO QUOTATA A 17.00 - Rino Gattuso dovra' contenere la sua foga agonistica se non vuole mettere nei guai l'Italia nel suo esordio con il Paraguay. Il centrocampista rossonero - spiega l'Agicos - e' infatti l'uomo piu' a rischio espulsione secondo le previsioni dei bookmaker: il cartellino rosso per il milanista e' dato a 17.00. Salgono invece a 21.00 gli juventini Criscito e Cannavaro e il viola Montolivo. Per il Paraguay, sempre a 21.00 Haedo Valdez, Caniza e Caceres.Per quanto riguarda invece il risultato esatto della sfida di stasera, i bookmaker prevedono un esordio con pari per la gli azzurri. Il risultato piu' accreditato e' infatti il pari con gol: l'1-1 si gioca a 6.00, mentre l'1-0 si gioca ad una quota poco piu' alta, 6.50. Ben quotato - aggiunge l'Agicos - anche lo 0-0, offerto a 8.00, la stessa quota del 2-1. Si giocano invece a 9.00 rispettivamente il 2-0 azzurro e lo 0-1 per i sudamericani.

SCOMMESSE 3, RIGORE FALLITO DA AZZURRI SI GIOCA A 19.00, AUTOGOL A 23 - Molto vasto il panorama delle giocate sui rigori nella sfida di stasera tra Italia e Paraguay. Innanzitutto, la possibilita' che nel match sia fischiato un rigore e' a 3.25 contro l'1.26 su una gara non macchiata da interventi fallosi in area. Un rigore segnato - spiega l'Agicos - si gioca invece a 4.50, mentre piu' alta e' la chance di vederne uno sbagliato: e' offerta a 12.00. E proprio gli azzurri sono i piu' indicati dagli allibratori a fallire un calcio di rigore: lo sbaglio italiano dal dischetto e' infatti quotato a 19.00 contro il 26.00 su quello del Paraguay. Ancora peggiore sarebbe subire un autogol: vederne uno nella sfida di stasera e' una evenienza fissata a 23.00.

SCOMMESSE 4, BETTER, MONDIALI 2010, LA QUOTA DELL'ITALIA SALE A 1.95 A poche ore dal debutto dell'Italia Campione del Mondo in carica, al Green Point Stadium di Città del Capo, contro il Paraguay, cambia ancora l'atteggiamento degli scommettitori verso gli azzurri. Un aggiornamento delle quote Better per i ragazzi di mister Lippi. La vittoria dell'Italia passa da 1,88 a 1,95, l'X da 3,25 a 3,20 e la vittoria del Paraguay si abbassa da 4,35 a 4,00.


Marcello Lippi
LIPPI MISCHIA LE CARTE SULLA FORMAZIONE ANTI-PARAGUAY - Ci siamo, è tutto pronto per il debutto al Green Point Stadium di Citta' del Capo. Lippi ha mischiato le carte, nascondendo l'11 anti-Paraguay, se non del tutto almeno in parte. L'ultima rifinitura è iniziata con un breve discorso del ct alla squadra, poi esercizi e riscaldamento tecnico, prima di dare spazio alle prove tattiche e distribuire le casacche. I dubbi difensivi sono forti: Maggio-Zambrotta o Zambrotta-Criscito sulle fasce (da destra a sinistra), anche se Lippi ha provato a confondere ancor più gli osservatori presentando Bocchetti, schierato a sinistra nella difesa a 4 (con Zambrotta a destra) e la coppia centrale Cannavaro-Chiellini.

A centrocampo crescono le azioni di Rino Gattuso, anche se tutti gli indizi hanno portato a un trio ben definito e assortito: Montolivo e un De Rossi non al top, ma comunque recuperato e disponibile. In posizione leggermente avanzata, ma pronto a rientrare per dar man forte in mezzo, Marchisio. La posizione dello juventino è quella chiave: con lui qualche metro piu' avanti e' un'Italia con il 4-2-3-1, se scende sulla linea dei centrocampisti e' piu' un 4-3-3.

E siamo agli attaccanti. Tutto sembra far credere che i favoriti siano Pepe e Iaquinta (su Di Natale e Quagliarella). Il primo ha confermato di essere in grande forma, il secondo e' in crescita. Tra i due nell'ultima partitella c'era Pazzini e non Gilardino schierato dall'altra parte, ma in pole position resta il Gila come terminale offensivo. Lippi le sue scelte le ha fatte, ma le comunicherà alla squadra soltanto prima di lasciare l'hotel e raggiungere lo stadio.

Dubbi sui quali il c.t. gioca e regala una battuta ai giornalisti: "Se non l'avete capita potete cambiare mestiere".

ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI

ITALIA (4-2-3-1): 1 Buffon, 19 Zambrotta (Maggio), 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 3 Criscito (Zambrotta); 6 De Rossi, 22 Montolivo: 7 Pepe, 15 Marchisio, 9 Iaquinta; 11 Gilardino.
(12 De Sanctis, 13 Bocchetti, 2 Maggio, 23 Bonucci, 8 Gattuso, 17 Palombo, 16 Camoranesi, 10 Di Natale, 20 Pazzini, 18 Quagliarella, 14 Marchetti). All.: Lippi.
PARAGUAY (4-4-2): 1 Villa, 6 Bonet, 14 Da Silva, 21 Alcaraz, 3 Morel, 13 Vera, 16 Riveros, 15 V. Caceres, 17 Aureliano Torres, 19 Barrios, 18 Haedo Valdez.
(12 D.Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 4 Caniza, 5 J. Caceres, 20 Ortigoza, 8 E. Barreto, 11 Santana, 10 Benitez, 7 Cardozo, 9 Roque Santa Cruz, 23 Gamarra). All.: Martino.
Arbitro: Archundia (Messico).

LIPPI 1, "VIEIRA? PIU' FASTIDIO SE AVESSERO VINTO COPPA" - "Vieira? Mi avrebbe dato fastidio se avessero vinto loro il Mondiale, lui era solo un ospite, non era ufficialmente invitato". Cosi' il ct Marcello Lippi ha commentato quella che il presidente della Figc Giancarlo Abete ha definito una gaffe e cioe' la consegna simbolica della Coppa del mondo al Sudafrica, in quanto Paese organizzatore, da parte del calciatore francese e non di un italiano. Lippi ha anche aggiunto che sarebbe fantastico riuscire a fare 7 punti nel girone eliminatorio come quattro ani fa. "Magari prendessimo 7 punti nelle prime 3 gare come nel 2006", ha detto, prima di affrontare l'argomento Pirlo. "Sarei gia' contento di averlo alla terza gara, anche se il giocatore fara' di tutto per essere disponibile gia' per il secondo match".

LIPPI 2, CAMMINO PREMONDIALE NON CONTA, FIDUCIA NEI MIEI - "Una delle tantissime cose che mi ha insegnato il Mondiale e' che tutto quello che lo precede non conta nulla. Puoi fare 10 partite bellissime, poi arrivi al Mondiale, con le sue caratteristiche, i suoi stati d'animo e la validita' delle squadre, e cambia tutto. Puo' valere anche il discorso inverso. La grande squadra cresce e diventa grande squadra durante il Mondiale. Ho una gran fiducia nei miei giocatori, tranne Pirlo sono quasi tutti pronti".

LIPPI 3, "NESSUN CONTATTO DA MOSCA NE' DA EMIRATI ARABI" - "Spartak Mosca? Non sono stato contattato ne' da Mosca ne' dagli Emirati Arabi. Penso solo a Italia-Paraguay, Italia-Nuova Zelanda e Italia-Slovacchia. Siamo qui per i Mondiali, non per parlare di eventuali offerte".

LIPPI 4, "NON CONDIVIDO SCETTICISMO,ITALIA VUOL FAR BENE" - "Che Mondiale fara' questa squadra non lo so, che ha voglia di fare un buon Mondiale e' certo. Lo scetticismo che avete voi lo rispetto ma non lo condivido. Non ho dubbi sul fatto che la squadra adesso sia in grado di fare una prova all'altezza della situazione".

economia

Sanatorie

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La Borsa torna a sedurre, riparte il calendario delle Ipo http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/05/calendario-ipo-borsa.shtml?uuid=7cfed8fa-56bf-11df-a6ca-2846584c0201&DocRulesView=Libero

Giancarlo Rossi - Agente di Cambio: La Borsa torna a sedurre, riparte il calendario delle Ipo

Alcune (poche) l'hanno fatto da poco tempo. Molte potrebbero muoversi a breve. Altre ci stanno ancora pensando. Per tutte, l'obiettivo è uno solo: la quotazione in Borsa. Il 2010 si preannuncia come l'anno del risveglio delle Ipo societarie. Dopo un 2009 a dir poco anemico (unico nuovo ingresso a Piazza Affari è stata l'emiliana Yoox, gruppo specializzato nella vendita online di abbigliamento e accessori di grandi marchi quotata sul segmento Star), gli advisor si sono rimessi al lavoro sull'onda del progressivo miglioramento delle condizioni di mercato.

Nei primi mesi dell'anno già tre sono state le matricole sbarcate sul listino: Fintel Energia (energia), Pms (servizi) e Poligrafici Printing (editoria), tutte entrate sul segmento Aim. All'Mta, con un articolato calendario, puntano invece nomi più conosciuti: si va da Banca Fideuram a Enel Green Power, passando per Giochi Preziosi, Kos, Moby, Moncler e Ansaldo Energia fino ad arrivare a Newlat (alimentare) e Tesmec (meccanica). Ma questo è solo un assaggio: una decina di altri marchi hanno già manifestato l'intenzione di quotarsi sul listino dedicato alle Pmi (si veda la tabella). Si tratta di un folto gruppo di società medio-piccole (Casaforte, Conte of Florence, Gpi, Hds, Philogen, Pkarton, Sitland, Uai, Uni Re) che intendono così finanziare la loro crescita sfruttando un percorso verso l'ammissione più flessibile e meno oneroso rispetto a quello tradizionale. «Le prospettive per le aziende che decidono di quotarsi sull'Aim sono particolarmente interessanti – spiega Paola Maiorana, partner e responsabile Capital Markets di Kpmg - . Grazie all'alleanza con il London Stock Exchange chi sceglie questo segmento può raccogliere l'attenzione di investitori internazionali. In questa fase sul mercato c'è parecchia liquidità e a livello macro s'intravedono i primi segnali di ripresa per cui potrebbe essere il momento giusto per la quotazione». L'approdo a Piazza Affari farebbe gola infine a un manipolo di marchi noti su cui da tempo si stanno scatenando i rumors: si parla di Illy Caffè e del pastificio De Cecco, ma anche di brand di moda come Prada (da sempre in ‘rampa di lancio') o Salvatore Ferragamo. Tutti pronti, qualora convenisse davvero, a bussare alle porte di Piazza Affari.

domenica 13 giugno 2010

e stasera cambio la tv e mi guardo la germania... speriamo bene! a presto, Giancarlo Rossi

un caldo romano mai visto, giancarlo rossi

Giancarlo Rossi - Due Interrogazioni Parlamentari su Calciopoli. Ora vogliamo le le risposte

Nell'estate del 2006 abbiamo considerato "eccezionale" quello che era accaduto a livello di giustizia sportiva, proprio perché era un'evidente eccezione ai comportamenti ed alle decisioni tenute in precedenza. Nel 2006 c'è stato un corto circuito di tutto il sistema che ha portato a decisioni intrise di conflitti, come la nomina di un ex membro del CdA della squadra che avrebbe beneficiato di tutto, a decisioni "straordinarie" come quelle di cambiare il giudice precostituito, annullare un grado di giudizio, o comprimere i tempi della difesa. Non è stata solo la "percezione di parte" dei tifosi delle squadre condannate per Calciopoli, se anche un ex giudice federale come Corrado De Biase bollò quelle sentenze come "aborto giuridico". I media ed i giornalisti, che sono stati parte attiva di quel corto circuito, cercavano di rabbonire i tifosi spendendosi per spiegare che "la giustizia sportiva è così, basta il sospetto, da sempre è stata sommaria, deve essere veloce". Dopo quell'estate, il nuovo calcio pulito di cui si riempiva la bocca "la ballerina di Malindi", accompagnata dalle cornamuse della stampa, ha mostrato che le cose, a livello di giustizia sportiva, sono a livelli peggiori rispetto al pre-Calciopoli, con dimenticanze triennali, deferimenti dopo tempi biblici, prescrizioni per diritto divino, accanimenti "ad personam", temporeggiamenti federali. Ma quei tromboni non avevano detto che la giustizia sportiva era altro?
A chi antepone il tifo all'etica professionale e ai principi non interessa quello che a noi è sempre interessato: la salvaguardia del principio di equità e giustizia.
Ci siamo sempre chiesti quando la politica, che nel 2006 recitò un ruolo nel cortocircuito della gestione sportiva dello scandalo Calciopoli, avrebbe sollevato dei quesiti sulla gestione della giustizia sportiva, nel suo complesso, relativamente al periodo dal 2006 ad oggi.
La risposta alla nostra domanda è arrivata, dopo quattro lunghi anni, da un gruppo di Onorevoli che ha presentato due "interrogazioni parlamentari a risposta" indirizzate al Presidente del Consiglio, attraverso il sottosegretario dello Sport, Rocco Crimi, e il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi. Le interrogazioni chiedono di sapere se c'è stata equità, se furono rispettate, e sono rispettate oggi, le regole della giustizia sportiva, se questa tutela i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Le interrogazioni sollevano la questione della disparità di trattamento e del palese ed unilaterale accanimento personale.
Ora, però, vorremmo conoscere le risposte a queste interrogazioni.

Non ci interessa il colore politico in questa vicenda, ci interessano, come sempre, la verità e la giustizia uguale per tutti. Del resto segnaliamo che, se Paniz è il presidente dello Juventus Club di Montecitorio, Farina sembra sia iscritto all'Inter Club, mentre gli altri firmatari, oltre che appartenere a schieramenti politici diversi, hanno varie e diverse simpatie calcistiche.
La seconda interrogazione riguarda in modo specifico il caso Guido Rossi e la validità giuridica del collegio da lui nominato.

Da Bagnacavallo a Isola Capo Rizzuto, l'avventura di 9 ciclisti

Un gruppo di nove ciclisti è partito lunedì 7 giugno da Bagnacavallo alla volta di Isola Capo Rizzuto, per una sorta di Giro d'Italia al contrario che li porta a percorrere oltre 1.500 km sulle due ruote, lungo gli Appennini, dalla Romagna alla Calabria. Il gruppo è composto da sei bagnacavallesi (Silvano e Matteo Zannoni, Giancarlo Rossi, Ezio Melandri, Paolo Tassinari, Erio Paganini), dalle brisighellesi Marta Nonni e Ornella Sartoni e da Bruno Baldini di Alfonsine.

I promotori dell'iniziativa si sono già distinti negli anni scorsi per aver raggiunto, sempre in bicicletta, le città gemelle di Bagnacavallo: Neresheim, in Germania, e Aix-en-Othe, in Francia. Il gruppo ha il supporto di due amici su quattro ruote: Gianni Mazzari e Max Bezzi, sempre di Bagnacavallo.

"Oltre che alla passione per la bicicletta e alla ricerca di percorsi alternativi adatti alle due ruote - commentano gli organizzatori - ci muove la curiosità di conoscere tanti luoghi pieni di storia e di cultura al di fuori delle tradizionali mete turistiche. Anche se viaggiando all'estero ci siamo resi conto delle ottime reti di strade e piste ciclabili di cui sono dotati i paesi a noi vicini, l'Italia è ricca di paesaggi e luoghi di valore come nessun'altra nazione".

L'itinerario è suddiviso in dodici tappe: dopo l'arrivo il primo giorno ad Anghiari, in Toscana, il gruppo di appassionati ciclisti ha proseguito per Assisi (Umbria) e Leonessa (Lazio) poi per L'Aquila e Caramarico Terme (Abruzzo), Gallo Matese e Ariano Irpino (Campania), Melfi, Matera e Senise (Basilicata), Longobucco (Calabria) per arrivare sabato 19 giugno a Isola Capo Rizzuto. Prevista anche una piccola deviazione per fare visita ai terremotati di Onna e di Paganica, che sono stati contattati durante la preparazione del tour.

"Abbiamo utilizzato il sito internet dedicato ai borghi e alle abbazie d'Italia - continuano gli organizzatori - per programmare un percorso che ci facesse ammirare i luoghi più importanti e forse poco conosciuti dei nostri Appennini, dall'abbazia di La Verna alle mura di Anghiari, dal borgo di Montefalco a quello di Santo Stefano di Sessanio vicino all'Aquila, dall'abbazia di San Vincenzo in Volturno alla rocca di Acerenza in Basilicata, dall'abbazia Florense di San Giovanni in Fiore fino al mare calabrese di Isola Capo Rizzuto. Un altro aspetto molto importante del percorso - concludono - è la sua particolare percorribilità. Con l'aiuto di un altro sito internet, quello della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), abbiamo cercato di collegare i vari crinali utilizzando strade di servizio, di vicinato e di scarso traffico".

Investita a Carpaneto, grave giovane donna


Una giovane donna di 30 anni è stata investita, per cause in corso di accertamento, da un'auto a Carpaneto (Piacenza). Il fatto è accaduto intorno alle 13 in via Giancarlo Rossi all'altezza dell'impianto semaforico, nei pressi della scuola media. Sul posto sono immediatamente giunti i mezzi del 118 che hanno portato la donna all'Ospedale di Fiorenzuola, dove in un secondo tempo è stato deciso il suo trasferimento con l'eliambulanza a Parma. La vettura che investito la giovane è una Mercedes diretta a Piacenza condotta da una donna classe '67. Ora la donna fe ritasi trova in gravi condizioni: è madre di due figli e vedova. I rilievi sono affidati ai vigili urbani e ai carabinieri di Carpaneto, che dovranno accertare la dinamica dell'incidente, in particolare se la donna abbia attraversato quando il segnale semaforico era sul verde. Pare che la signora stesse accompagnando il figlio quando è stata travolta.

Infortunio in cantiere vicino a Carpaneto

Nel pomeriggio si è verificato, sempre nel comune di Carpaneto, in località Corbella, un infortunio sul lavoro. Il titolare di una ditta edile (classe '42) che stava effettuando lavori all'interno di una casa è caduto da un'impalcatura, da circa due metri di altezza, battendo il capo. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi: è stato trasportato all'ospedale di Fiorenzuola e poi per accertamenti a Parma.

Corea del Sud sorprendente, vince l’Argentina, Inghilterra in palla ma bloccata sul pari
http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=10616:corea-del-sud-sorprendente-vince-largentina-inghilterra-in-palla-ma-bloccata-sul-pari&catid=147:mondiali-sud-africa-2010-&Itemid=181

venerdì 11 giugno 2010

Giancarlo Rossi - L'arte 'diplomatica' di Wijdan Al Hashemi in mostra a Roma

Roma - (Ign) - La principessa-ambasciatrice in Italia racconta la sua Giordania attaverso la pittura che coniuga tradizione islamica con il contemporaneo occidentale. (FOTO)

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Larte-diplomatica-di-Wijdan-Al-Hashemi-in-mostra-a-Roma_520718980.html

Google personalizza l'homepage. Ma la novità non piace a tutti http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-06-11/google-personalizza-homepage-novita-112500.shtml?uuid=AYrNFixB

Giancarlo Rossi - I corrispondenti della Casa Bianca sgomitano per il posto in prima fila di Helen Thomas

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-11/Helen-Thomas-usa-casa-bianca-082000.shtml?uuid=AYdRgfxB


Se fosse ancora una piscina, forse la disputa si potrebbe risolvere con una gara di nuoto. Invece, visto che nel 1969 Nixon volle trasformare quell'area pensata da Franklin Delano Roosevelt per curare i suoi dolori in una funzionale e moderna sala stampa per soddisfare le nuove esigenze comunicative della Casa Bianca, i criteri per aggiudicarsi un posto in prima fila sono molto più complicati.


Dopo che Helen Thomas, la 90enne giornalista veterana della sala stampa, ha abbandonato la sua poltronissima proprio di fronte allo scranno da dove provengono le dichiarazioni presidenziali (una lunga carriera che si è chiusa a causa di criticate affermazioni sugli ebrei), gli altri corrispondenti si stanno facendo la guerra per accarparrarsela. In ballo non c'è solo l'onore della prossimità al capo o la comodità di poter sgranchire le gambe durante le lunghe attese, ma la certezza che sedersi lì vuol dire poter fare più domande dei colleghi relegati alle spalle.

Già poche ore dopo il pensionamento della Thomas i giornalisti avrebbero messo in moto le loro lobby, che funzionano proprio come quelle che poche stanze più in là difendono gli interessi delle corporation farmaceutiche o dei coltivatori di cotone del Tennessee. Anche perché la sala stampa è un po' anche la loro, e non solo per ragioni affettive, ma perché per la ristrutturazione voluta nel 2006 da George W. Bush i media hanno sborsato 2,5 milioni degli 8,5 investiti in totale.

In realtà la gara fra i giornalisti ha già i suoi favoriti, come ha rivelato il Wall Street Journal: si tratta di due compagni di seconda fila, il corrispondente di Bloomberg Ed Chan (di questi tempi dare preminenza a una copertura finanziaria avrebbe il suo senso) e di quello della Fox, Major Garret, che l'inverno scorso non si era visto per un po' perché era a casa a curarsi dal virus dell'influenza A. In lizza ci sarebbe poi il reporter della Cnn Ed Henry.

Ora, la gara potrebbe essere influenzata dal fatto che Mr Chan è anche il presidente della White House Correspondents Association ma siede in una posizione meno prestigiosa rispetto al segretario, che è appunto Mr Henry. Per questo si sta aspettando il prossimo mese, quando sarà eletto il nuovo consiglio direttivo della Whca. E' comunque poco probabile che alla fine la spunti uno dell'ultima fila, come il corrispondente di Talk radio, relegato in fondo a destra, oppure il collega d'angolo del Washington Examiner. A proposito, questa testata nei giorni scorsi ha fatto un provocatorio esperimento proprio nella sala stampa: un giornalista si è portato un iPhone con un'applicazione, chiamata Grindr, che permette di capire quanti gay ci sono in un'area. Pare che a confronto delle altre aree esaminate, il Pentagono e il Campidoglio, fra le poltrone di pelle blu ci sia una interessante concentrazione. Ma non sarebbe più utile sperimentare un'app per gestire l'invidia della prima fila?