domenica 13 giugno 2010

un caldo romano mai visto, giancarlo rossi

Giancarlo Rossi - Due Interrogazioni Parlamentari su Calciopoli. Ora vogliamo le le risposte

Nell'estate del 2006 abbiamo considerato "eccezionale" quello che era accaduto a livello di giustizia sportiva, proprio perché era un'evidente eccezione ai comportamenti ed alle decisioni tenute in precedenza. Nel 2006 c'è stato un corto circuito di tutto il sistema che ha portato a decisioni intrise di conflitti, come la nomina di un ex membro del CdA della squadra che avrebbe beneficiato di tutto, a decisioni "straordinarie" come quelle di cambiare il giudice precostituito, annullare un grado di giudizio, o comprimere i tempi della difesa. Non è stata solo la "percezione di parte" dei tifosi delle squadre condannate per Calciopoli, se anche un ex giudice federale come Corrado De Biase bollò quelle sentenze come "aborto giuridico". I media ed i giornalisti, che sono stati parte attiva di quel corto circuito, cercavano di rabbonire i tifosi spendendosi per spiegare che "la giustizia sportiva è così, basta il sospetto, da sempre è stata sommaria, deve essere veloce". Dopo quell'estate, il nuovo calcio pulito di cui si riempiva la bocca "la ballerina di Malindi", accompagnata dalle cornamuse della stampa, ha mostrato che le cose, a livello di giustizia sportiva, sono a livelli peggiori rispetto al pre-Calciopoli, con dimenticanze triennali, deferimenti dopo tempi biblici, prescrizioni per diritto divino, accanimenti "ad personam", temporeggiamenti federali. Ma quei tromboni non avevano detto che la giustizia sportiva era altro?
A chi antepone il tifo all'etica professionale e ai principi non interessa quello che a noi è sempre interessato: la salvaguardia del principio di equità e giustizia.
Ci siamo sempre chiesti quando la politica, che nel 2006 recitò un ruolo nel cortocircuito della gestione sportiva dello scandalo Calciopoli, avrebbe sollevato dei quesiti sulla gestione della giustizia sportiva, nel suo complesso, relativamente al periodo dal 2006 ad oggi.
La risposta alla nostra domanda è arrivata, dopo quattro lunghi anni, da un gruppo di Onorevoli che ha presentato due "interrogazioni parlamentari a risposta" indirizzate al Presidente del Consiglio, attraverso il sottosegretario dello Sport, Rocco Crimi, e il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi. Le interrogazioni chiedono di sapere se c'è stata equità, se furono rispettate, e sono rispettate oggi, le regole della giustizia sportiva, se questa tutela i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Le interrogazioni sollevano la questione della disparità di trattamento e del palese ed unilaterale accanimento personale.
Ora, però, vorremmo conoscere le risposte a queste interrogazioni.

Non ci interessa il colore politico in questa vicenda, ci interessano, come sempre, la verità e la giustizia uguale per tutti. Del resto segnaliamo che, se Paniz è il presidente dello Juventus Club di Montecitorio, Farina sembra sia iscritto all'Inter Club, mentre gli altri firmatari, oltre che appartenere a schieramenti politici diversi, hanno varie e diverse simpatie calcistiche.
La seconda interrogazione riguarda in modo specifico il caso Guido Rossi e la validità giuridica del collegio da lui nominato.

Da Bagnacavallo a Isola Capo Rizzuto, l'avventura di 9 ciclisti

Un gruppo di nove ciclisti è partito lunedì 7 giugno da Bagnacavallo alla volta di Isola Capo Rizzuto, per una sorta di Giro d'Italia al contrario che li porta a percorrere oltre 1.500 km sulle due ruote, lungo gli Appennini, dalla Romagna alla Calabria. Il gruppo è composto da sei bagnacavallesi (Silvano e Matteo Zannoni, Giancarlo Rossi, Ezio Melandri, Paolo Tassinari, Erio Paganini), dalle brisighellesi Marta Nonni e Ornella Sartoni e da Bruno Baldini di Alfonsine.

I promotori dell'iniziativa si sono già distinti negli anni scorsi per aver raggiunto, sempre in bicicletta, le città gemelle di Bagnacavallo: Neresheim, in Germania, e Aix-en-Othe, in Francia. Il gruppo ha il supporto di due amici su quattro ruote: Gianni Mazzari e Max Bezzi, sempre di Bagnacavallo.

"Oltre che alla passione per la bicicletta e alla ricerca di percorsi alternativi adatti alle due ruote - commentano gli organizzatori - ci muove la curiosità di conoscere tanti luoghi pieni di storia e di cultura al di fuori delle tradizionali mete turistiche. Anche se viaggiando all'estero ci siamo resi conto delle ottime reti di strade e piste ciclabili di cui sono dotati i paesi a noi vicini, l'Italia è ricca di paesaggi e luoghi di valore come nessun'altra nazione".

L'itinerario è suddiviso in dodici tappe: dopo l'arrivo il primo giorno ad Anghiari, in Toscana, il gruppo di appassionati ciclisti ha proseguito per Assisi (Umbria) e Leonessa (Lazio) poi per L'Aquila e Caramarico Terme (Abruzzo), Gallo Matese e Ariano Irpino (Campania), Melfi, Matera e Senise (Basilicata), Longobucco (Calabria) per arrivare sabato 19 giugno a Isola Capo Rizzuto. Prevista anche una piccola deviazione per fare visita ai terremotati di Onna e di Paganica, che sono stati contattati durante la preparazione del tour.

"Abbiamo utilizzato il sito internet dedicato ai borghi e alle abbazie d'Italia - continuano gli organizzatori - per programmare un percorso che ci facesse ammirare i luoghi più importanti e forse poco conosciuti dei nostri Appennini, dall'abbazia di La Verna alle mura di Anghiari, dal borgo di Montefalco a quello di Santo Stefano di Sessanio vicino all'Aquila, dall'abbazia di San Vincenzo in Volturno alla rocca di Acerenza in Basilicata, dall'abbazia Florense di San Giovanni in Fiore fino al mare calabrese di Isola Capo Rizzuto. Un altro aspetto molto importante del percorso - concludono - è la sua particolare percorribilità. Con l'aiuto di un altro sito internet, quello della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), abbiamo cercato di collegare i vari crinali utilizzando strade di servizio, di vicinato e di scarso traffico".

Investita a Carpaneto, grave giovane donna


Una giovane donna di 30 anni è stata investita, per cause in corso di accertamento, da un'auto a Carpaneto (Piacenza). Il fatto è accaduto intorno alle 13 in via Giancarlo Rossi all'altezza dell'impianto semaforico, nei pressi della scuola media. Sul posto sono immediatamente giunti i mezzi del 118 che hanno portato la donna all'Ospedale di Fiorenzuola, dove in un secondo tempo è stato deciso il suo trasferimento con l'eliambulanza a Parma. La vettura che investito la giovane è una Mercedes diretta a Piacenza condotta da una donna classe '67. Ora la donna fe ritasi trova in gravi condizioni: è madre di due figli e vedova. I rilievi sono affidati ai vigili urbani e ai carabinieri di Carpaneto, che dovranno accertare la dinamica dell'incidente, in particolare se la donna abbia attraversato quando il segnale semaforico era sul verde. Pare che la signora stesse accompagnando il figlio quando è stata travolta.

Infortunio in cantiere vicino a Carpaneto

Nel pomeriggio si è verificato, sempre nel comune di Carpaneto, in località Corbella, un infortunio sul lavoro. Il titolare di una ditta edile (classe '42) che stava effettuando lavori all'interno di una casa è caduto da un'impalcatura, da circa due metri di altezza, battendo il capo. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi: è stato trasportato all'ospedale di Fiorenzuola e poi per accertamenti a Parma.

Corea del Sud sorprendente, vince l’Argentina, Inghilterra in palla ma bloccata sul pari
http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=10616:corea-del-sud-sorprendente-vince-largentina-inghilterra-in-palla-ma-bloccata-sul-pari&catid=147:mondiali-sud-africa-2010-&Itemid=181

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