lunedì 21 giugno 2010

1- NON SE N’ERA PROPRIO ACCORTO NESSUNO, VENERDÌ, CHE GIANNI LETTA ERA RIUSCITO A FAR NOMINARE IL PIO DE LISE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO. GIUSTO 24 ORE PRIMA CHE IL PRESIDENTE DELL’EFFICENTISSIMO TAR DEL LAZIO RIMBALZASSE SUI GIORNALI COME CONSULTORE DI PROPAGANDA FIDE, ALLA CORTE DI SEPE - 2- BRANCHER DA LEGA-RE: "NON RINNEGO IL MIO PASSATO". IL NEO-MINISTRO INTENDE I TRE MESI A SAN VITTORE NEI QUALI SI GUADAGNÒ IL SOPRANNOME DI GREGANTI DEL BISCIONE? - 3- SULLA FIAT POMIGLIANO "REPUBBLICA" VORREBBE TANTO ESSERE IN DISACCORDO CON SACCONI E MARCEGAGLIA, TREMONTI E BRUNETTA, MA PROPRIO NON PUÒ PERMETTERSELO - 4- COPPOLA CO.CO.PRO: CONTRATTO DA 15 MILA € (!) AL MESE CON LA SOCIETÀ DELLA MADRE - 5- "LA REPUBBLICA" DEL COMPAGNO EZIO SI CONFERMA GIORNALE DI LOTTA ANCHE DAL FRONTE DELLE SFILATE MILANESI: "PRADA SI RIFA’ AL MONDO DEL LAVORO CON UNA COLLEZIONE CHE RIDISEGNA LA DIVISA DA OPERAIO IN CHIAVE CONCETTUALE" (A QUEI PREZZI, VI MERITERESTE TUTTI UNA CHIAVE INGLESE, CONCETTUALE OVVIAMENTE, SULLA ZUCCA)

Minimo Riserbo e Falbalà per Dagospia


PASQUALINO DELISE LAP
1 - E NOI CHE PENSAVAMO AL FAMILY DAY
Non se n'era proprio accorto nessuno, venerdì, che Gianni Letta era riuscito a far nominare il piissimo Pasquale De Lise presidente del Consiglio di Stato. Un colpo da maestro, giusto 24 ore prima che il suo nome rimbalzasse sui giornali come consultore di Propaganda Fide. Perche' il presidente dell'efficentissimo Tar del Lazio aveva tempo anche per un doppio santo lavoro alla corte di Sepe.


SEPE G
A proposito di somme magistrature: "Quell'allarme dei giudici. "Soldi a Sepe senza motivo". La Corte dei conti nel 2007. Zampolini diresse il restauro" (Corriere, p. 2).
Intanto, gran lezione di stile e di rispetto per le istituzioni dalla Chiesa: "I pm a Napoli. Sepe: Collaboro" (Repubblica, p. 1). Gia' sabato, il cardinale di Napoli aveva fatto sapere di "avere fiducia nella giustizia" e di poter chiarire tutto.

Nei suoi panni, il cardinal Ghedini avrebbe mandato gli esorcisti alla procura di
Perugia e Papa Banana avrebbe direttamente scomunicato i pm.
Strategia in divenire anche per Pietro Gambadicemento ("Dagli appalti ai palazzi-regalo, le domande dei pm a Lunardi", Rep p. 4).


LETTA GIANNI
Lunardi continua a dirsi ansioso di chiarire, ma poi il suo neo-avvocato Gaetano Pecorella mette le mani avanti: "Se i fatti li ha commessi da ministro, allora deve prima pronunciarsi il tribunale dei ministri" (p.4).
Buona idea della Stampa, che va a ripescare don Vitaliano Della Sala (e ne storpia il cognome in Della Seta nella didascalia!!!), il prete che aveva esortato Sepe a non trasformare il giubileo del 2000 in un'occasione di sfarzo (p. 3).


ARCHITETTO ANGELO ZAMPOLINI

2 - ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
"La Chiesa e' sotto attacco. Indagini a ripetizione. L'accusa di corruzione al cardinale Sepe e' solo l'ultimo atto di una serie di episodi che fa pensare a una strategia". In prima pagina sul Giornale della Sacra Famiglia (allargata), don Vittorio Feltri abbandona i Lumi per i sacri ceri. Booohhh! Tra toghe e cappucci e tonache non ci si capisce più' una mazza


LAR32 PIETRO LUNARDI

3 - TUTTI PAZZI PER ABBRANCHER
"L'affondo di Bossi: "Per il federalismo un solo ministro: io" (Corriere, p. 8). "Brancher promosso, scontro nella maggioranza. Gasparri, capogruppo pdl al Senato: non ce n'era bisogno". "Il neoministro: dal Senatur soltanto una battuta. Non rinnego il mio passato" (Corriere, p. 10). Intende i tre mesi a San Vittore nei quali si guadagno' il soprannome di Greganti del Biscione?


4 - IL PADRONE IN REDAZIONE


VITTORIO FELTRI
"Se Fiat rinuncia e' colpa della Fiom", governo all'attacco su Pomigliano". Repubblica (p. 12) vorrebbe tanto essere in disaccordo con Sacconi e Marcegaglia, Tremonti e Brunetta, ma proprio non puo' permetterselo.
E anzi, con Roberto Mania svela un presunto piano C che potrebbe spostare voti sul piano A: "Chiudere e ripartire con una nuova societa'. Al Lingotto preparano il piano C". La newco rileverebbe e riassumerebbe i 5 mila operai, ma senza aderire a Confindustria e senza la palla al piede dei sindacati e dei contratti collettivi. Cosi' potrebbe imporre il contratto aziendale proposto da Marchionne. Furbi, ne'?


BOSSI
5 - COSI' PARLO' IL SINDACALISTA DI STATO DEGLI STATALI
"La Fiom e' ormai un movimento antinazionale e luddista, non rappresenta più' i lavoratori. La Fiat non si deve preoccupare, ci pensiamo noi a rappresentare la stragrande maggioranza dei lavoratori". Raffaele Bonanni, travet capo della cisl al Corriere delle banche creditrici (p. 13)



6 - LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare la foto della professoressa Gelmini mentre inaugura con il suo simpatico cipiglio la corrente di adoratori del Banana (Corriere, p. 11)
E confrontarla con l'immagine sorridente di Mari Kiviniemi, il nuovo premier 41enne della Finlandia, dove ci sono gia' una presidente e 11 ministre (p. 17).

Forse si puo' guidare - e bene - una nazione anche senza genuflettersi a uno psico-nano presunto tombeur. E forse dipende dalle donne stesse ritagliarsi un futuro non da cortigiane.


ALDO BRANCHER

7 - MA FACCE RIDE!
Berlusconi: "Siamo i più' ricchi d'Europa" (Repubblica, p. 15). Parlava alla sua famiglia. Poi, si rivolge da par suo al PMU: "Tassa sulle banche, Berlusconi attacca" (Stampa, p. 8)

8 - DISECONOMY
Ultime dal meraviglioso paese della legge Gasparri e delle sinfonie d'interessi. "Black out del digitale terrestre. Il Piemonte resta senza tv. Saltata mezza partita mondiale, e' mistero sui motivi. La Rai parla di un calo di tensione, ma i tecnici non escludono l'attacco hacker" (Corriere, p. 23). Bum!


GASPARRI

9 - IL DISCENSORE SOCIALE
Tempi grami per tutti, Banana escluso. Il grande Gianluca Paolucci rivela che "Coppola riparte da Cocopro, con un contratto da 15 mila euro al mese con la societa' della madre". Storia imperdibile sulla Stampa, abilmente nascosta a pagina 27


10 - FREE MARCHETT
Repubblica si conferma giornale di lotta anche dal fronte delle sfilate milanesi. "Rock e operaio. A Milano si sfila mentre l'Italia e' mobilitata per la crisi. E Miuccia Prada crea lavoratori chic imitando le divise da lavoro. Per non dimenticare".

Non vi basta? Ecco un brano della meravigliosa Laura Asnaghi: "Prada si rifa' al mondo del lavoro dimostrando una forte attenzione al sociale, con una collezione che ridisegna la divisa da operaio in chiave concettuale" (Repubblica, p. 34). A quei prezzi, vi meritereste tutte una chiave inglese concettuale sulla zucca.


POMIGLIANO - FIAT

EZIO MAURO - COPYRIGHT PIZZI

11 - ORA D'ARIA
"Le banche non devono scommettere contro di noi" e' il titolo di un intelligente e sacrosanto editoriale di Salvatore Bragantini sul Corriere delle Elite corrucciate (p. 1). L'economista anomalo scrive che "Se vogliono davvero evitare la tassa minacciata, le banche hanno una sola strada: primo, smetterla di far la punta alla matita per fiaccare le proposte del Financial Stability Board (presieduto da Mario Draghi), poi accettare l'impostazione del governatore inglese Mervyn King (impedire alle banche di operare nel ramo scommesse). Se non lo faranno si beccheranno - anzi, ci beccheremo - una tassa sbagliata".

Giancarlo Rossi, l'agente di cambio romano

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